Le gaffe, le fobie e gli errori dei personaggi più intelligenti della Storia: da Albert Einstein a Charles Darwin

Anche a loro che erano geni sono capitate figuracce e storie bizzarre

Domenica 11 Giugno 2023
Le gaffe, le fobie e gli errori dei personaggi più intelligenti della Storia: da Albert Einstein a Charles Darwin

Può un genio commettere errori così buffi da restare impressi nel corso della Storia? A quanto pare sì. Non parliamo di personaggi storici comuni ma di nomi importanti. Per fare qualche esempio basta citare nomi di prestigio come Albert Einstein, Sigmund Freud o Charles Darwin.  Ecco i protagonisti della Storia dell'Umanità che sono ricordati anche per le loro famose «stranezze».

La fobia di Einstein

Solo perché si è intelligenti e di successo, non significa che non si possa essere anche stupidi e...autolesionisti. Un esempio? Albert Einstein non sapevo nuotare, ma il problema non era questo ma bensì il fatto che quando usciva in mare, era solito a rovesciare, accidentalmente, la sua barca e ogni volta doveva essere salvato.

La svista di Darwin

Il biologo più famoso della Storia, Charles Darwin amava mangiare le nuove specie animali che catalogava. Dopo mesi passati a cercare una specie di uccello (Rhea pennata - pennuto incapace di volare, ndr.), ne trovò uno ma non avendolo mai visto lo scambiò per qualcos'altro: lui e i suoi compagni di viaggio sul Beagle erano sul punto di mangiare il pennuto quando Darwin si accorse dell'errore. Raccolse rapidamente ciò che era rimasto nei loro piatti e lo inviò a Londra. Ciò significa che le origini del primo esemplare dell'uccello furono ricostruito da uno stufato. 

Freud e la fobia dei numeri

Sigmund Freud era un fan della cocaina, sia per sé che per i suoi pazienti, ma la droga lo rendeva paranoico, tanto che durante una vacanza in Grecia nel 1904 pensava che i numeri 61 e 62 lo stessero cercando. Quando gli fu assegnata la stanza 31 in un hotel, lo psicoanalista rimase inorridito: era la metà del numero 62. 

Napoleone e i conigli

Molte storie, invece, sono semplicemente strane. Napoleone festeggiò la firma di un trattato con la Russia organizzando una caccia al coniglio, ma quando i coniglietti furono liberati sul campo, si rivelarono addomesticati anziché selvatici e corsero entusiasti verso il grande capo militare, che se ne andò infuriato.

Arthur Conan Doyle era un investigatore negato

Prima di fare fortuna come creatore di Sherlock Holmes, Arthur Conan Doyle provò a lavorare come medico.

Passò settimane senza attirare un solo paziente: quando arrivò un cliente, lo fece accomodare con entusiasmo e iniziò a diagnosticare la tosse dell'uomo. Solo allora il visitatore rivelò di essere un esattore, venuto per una bolletta del gas non pagata. 

 

Mozart e l'ossessione per il fondoschiena

Mozart era ossessionato dai sederi. Il testo del suo canone in Si bemolle maggiore, del 1782, si traduce con «baciami il sedere, presto, presto!». Pensate che oltre il dieci per cento delle sue 400 lettere conosciute parla di fondoschiena o di feci. Dopo aver visto lo spettacolo «Amadeus» nel 1979, Margaret Thatcher si rifiutò di credere che Mozart potesse essere così fissato. Il regista Peter Hall rispose che c'erano molte prove che lo fosse. 

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