Gemelle separate alla nascita si ritrovano 19 anni dopo grazie a TikTok: rapite in ospedale in Georgia, la madre le credeva morte

La scoperta grazie a un video sui social di una delle due sorelle visto da un amico

Domenica 28 Gennaio 2024 di Chiara Bruschi
Gemelle separate alla nascita si ritrovano 19 anni dopo grazie a TikTok: rapite in ospedale in Georgia, la madre le credeva morte

Dalla Georgia alla Germania, con l'aiuto inconsapevole di un talent show, e poi di TikTok, WhatsApp e Facebook. La storia di Amy e Ano sembra la trama di un romanzo per la sua eccezionalità ma, più la si approfondisce, più si scopre che la loro è invece la punta di un drammatico iceberg, quello del traffico illegale di neonati. Le due ragazze, infatti, sono due gemelle che sono state separate subito dopo la nascita, avvenuta in Georgia nel 2002. Un segreto che arriva intatto fino a quando di anni ne hanno 12 e una di loro, Amy, mentre guarda Georgia's Got Talent in tv, non crede ai propri occhi: tra le concorrenti c'è una bambina che le somiglia incredibilmente. «Tutti chiamavano mia mamma e chiedevano: perché Amy balla sotto un altro nome?», ha raccontato la giovane alla Bbc. La famiglia, però, ignora le sue domande. Finché, sette anni dopo, nel 2021, Amy decide di pubblicare su TikTok un comunissimo video che la ritrae. E a 300 chilometri di distanza, Ano a ricevere da un amico la stessa clip, anche lui scioccato per la somiglianza.

DUE GOCCE D'ACQUA

Ano condivide il video in un gruppo WatsApp dell'università in cerca di aiuto. E quell'aiuto arriva, perché le due ragazze vengono messe in contatto su Facebook da conoscenze comuni. Amy capisce subito che Ano era la ragazza vista in tv a Georgia's Got Talent. «Ti ho cercato per così tanto tempo!», le scrive. E lentamente emergono dettagli inquietanti: entrambe sono nate all'ospedale di Kirtskhi ma a due settimane di distanza, stando ai certificati. Tuttavia, la somiglianza è troppa per pensare al caso. Non solo dal punto di vista fisico: entrambe, infatti, sono risultate affette da una malattia genetica, una malattia ossea chiamata displasia. E quando si incontrano a Tbilisi «è come guardarsi allo specchio, la stessa identica faccia, la stessa identica voce. Io sono lei e lei è me», ha raccontato Amy. Dopo un lungo abbraccio decidono di tornare dalle loro rispettive famiglie e solo allora scoprono di essere state adottate, o meglio "comprate", attraverso il versamento di un'ingente somma di denaro all'ospedale, che le aveva offerte, separatamente, come bambine abbandonate e disponibili all'adozione. Nessuna delle famiglie adottive sapeva che le ragazze erano gemelle e pensavano che, essendo coinvolto l'ospedale, fosse tutto legale. Per completare il puzzle, manca la madre biologica. Dopo aver condiviso la loro storia su un gruppo di Facebook dedicato al ricongiungimento di famiglie georgiane con bambini sospettati di essere stati adottati illegalmente alla nascita, una giovane donna tedesca risponde. La madre aveva dato alla luce due gemelle all'ospedale di Kirtskhi nel 2002 ma le era stato detto che erano entrambe morte poco dopo. Una tesi che, dopo aver letto quell'appello, vacilla. I test del dna compiuti successivamente, infatti, rivelano che la ragazza è la loro sorella e vive con la madre biologica, Aza, in Germania.

IL MERCATO NERO

L'incontro con Aza avviene a Lipsia, tra lacrime, abbracci e sbigottimento, e le tre diventano il simbolo di uno scandalo che si allarga sempre di più.
Nel gruppo Facebook utilizzato dalle gemelle, infatti, - formato da 230mila membri - sono numerosi i post di madri che raccontano di aver ricevuto, dal personale ospedaliero, la notizia della morte dei loro neonati. Altri appelli, invece, sono di bambini come Amy e Ano, alla ricerca dei loro genitori biologici. Il gruppo è stato fondato dalla giornalista Tamuna Museridze nel 2021 e ha acceso i riflettori sul mercato nero delle adozioni che ha coinvolto tutta la Georgia dall'inizio degli anni '50 fino al 2005, probabilmente gestito da criminali organizzati ma esteso a tutti i settori della società, fino alle alte sfere del governo. Funzionari corrotti avrebbero falsificato i documenti necessari per le adozioni illegali: «La portata è inimmaginabile, sono stati "rubati" fino a 100.000 bambini. È stato un evento sistemico», afferma la giornalista alla Bbc. Ai genitori che chiedevano di vedere i corpi dei loro figli, veniva risposto che erano già stati sepolti o venivano mostrati loro bambini morti presenti nell'obitorio. Nel 2005 la Georgia ha modificato la propria legislazione sulle adozioni e nel 2006 ha rafforzato le leggi anti-tratta. Nel 2022, il governo ha avviato un'indagine, ancora in corso, sul traffico di bambini. Migliaia di storie come quella di Amy e Ano: «Sognavo una bambina vestita di nero che mi seguiva e mi chiedeva com'era andata la mia giornata», ha raccontato Ano. Una sensazione scomparsa quando si sono ritrovate.

Ultimo aggiornamento: 09:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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