Cento anni di Baci Perugina, dal "cazzotto" alla limited edition D&G

Giovedì 20 Gennaio 2022 di Paola Pastorini
Un bacio Perugina del centenario

Tutto cominciò con un "cazzotto". Era con questo nome  che nel 1922 Luisa Spagnoli, imprenditrice poliedrica che fondò anche la omonima casa di moda, battezzò il suo nuovo goloso dolce al cioccolato.

Ideò una combinazione di nocciola tritata, recuperata dagli avanzi, e cioccolato fuso per creare un ripieno cremoso, sormontato da una nocciola intera, perfettamente tostata, il tutto ricoperto con il cioccolato fondente Luisa.  Il risultato fu un cioccolatino che ricordava le nocche di un pugno, da cui il nome originale, "cazzotto" appunto.

Fu Giovanni Buitoni, co-fondatore di Perugina, a pensare di cambiarne il nome in qualcosa di più... dolce.  Riteneva infatti che piuttosto che chiedere un cazzotto alla commessa, sarebbe stato più appropriato che chiedere dei baci. Diversi anni più avanti, l'art director di Perugina, Federico Seneca, ebbe l'idea di avvolgere ogni Bacio in un messaggio d'amore, inserendo frasi romantiche all'interno del leggendario involucro stellato.

Con l'aggiunta dei bigliettini d'amore ecco che i Baci Perugina divennero "il cioccolatino dell'amore".

Fu sempre Federico Seneca a ideare poi la scatola blu e argento raffigurante la coppia che si bacia sotto una pioggia di stelle, ispirato al quadro "Il bacio" di Hayez.  Oggi quei cioccolatini compiono 100 anni, continuando ad innovarsi ed essere messaggeri di emozioni. Le stesse che gli stilisti d'alta moda, Dolce&Gabbana, hanno voluto interpretare ed imprimere nella grafica delle confezioni dedicate a questo centenario, celebrando l'italianità, l'amore e la passione che contraddistinguono i Baci Perugina dalla loro nascita.

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