L'INCHIESTA
Gli investigatori scavano nei contatti, sia reali che virtuali, tra le persone coinvolte nella rete di pedofili sulla quale indaga la Procura di Roma.
Pedofilia, blitz e sequestri in una chiesa di Latina
Un lavoro lungo e certosino, affidato a tecnici informatici esperti, che ha portato a individuare, tra migliaia di file, anche alcuni video pornografici in cui si vede un prete in maniera abbastanza nitida. Queste immagini sarebbero state mostrate a una delle vittime degli abusi sessuali, così come riportato nella denuncia presentata da un ragazzo minorenne all'epoca dei fatti. Una delle attività in cui sono impegnati gli investigatori è proprio quella di identificare i protagonisti dei video, sia gli uomini vestiti da prete, sia i minorenni che compaiono con il volto oscurato. Bisognerà anche stabilire chi ha registrato i video, se provengono da altri luoghi o se sono stati realizzati a Latina o in provincia.
Il sospetto, in quest'ultimo caso, è che le vittime siano ancora tutte da identificare e dunque potrebbero essere più numerose rispetto a quelle individuate fino ad oggi dagli investigatori. Da stabilire anche l'origine e la destinazione dei video e delle fotografie, non si esclude infatti che il materiale sia stato inserito in una rete di pedopornografia che potrebbe avere dimensioni notevoli, andando ben oltre i confini provinciali.
Su questi aspetti sta indagando, per competenza, la Procura di Roma mentre sui singoli episodi contestati ad Alessandro Frateschi (al momento 5) ha indagato la Procura di Latina: l'udienza preliminare è fissata per il primo febbraio 2024, quando il 50enne comparirà davanti al giudice Mario La Rosa. Intanto gli investigatori scavano nell'ambiente ecclesiastico per individuare eventuali altri episodi di abusi.