Avrebbe dovuto starsene chiuso in casa, in isolamento fiduciario, dato che è positivo al covid 19 ed invece se ne andava tranquillamente in giro a vendere la sua merce in spiaggia. Un comportamento socialmente riprovevole oltre che vietato. Il bengalese di 46 anni che venerdì, sebbene affetto da coronavirus, si è messo in viaggio da Roma per raggiungere la spiaggia di Sabaudia, utilizzando prima il treno e poi il bus Cotral delle 8.50 da Priverno Fossanova, è stato denunciato. La polizia locale ha proceduto in questo senso, dopo il ricovero all’ospedale “Santa Maria Goretti” di Latina.
Erano stati proprio gli agenti della polizia locale di Sabaudia a individuarlo e fermarlo dopo che era sceso dal pullman su segnalazione di un commerciante del centro al quale un extracomunitario che aveva viaggiato con lui sul bus gli aveva rivelato quanto accaduto. Una denuncia quindi inevitabile proprio perché il bengalese era consapevole del suo stato e di poter infettare molta altra gente.
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Denunciato l'ambulante positivo che andava a Sabaudia. Paura in spiaggia: «E se era stato già qui?»
Sabato 25 Luglio 2020Ieri mattina sull’arenile un via vai di venditori dal venditore di cocco a quello di coltelli, a quello di cappelli, occhiali e teli. Alcuni bagnanti hanno persino accolto sotto il loro ombrellone un extracomunitario che vendeva monili d’argento sostando a pochi centimetri da lui. Inoltre la maggior parte dei venditori non indossa la mascherina e, se la ha, la porta in maniera errata. Purtroppo i controlli fino ad ora sono stati scarsi. In città in tanto si è diffusa la notizia dell’arrivo in bus del bengalese positivo e si è scatenata la polemica sull’assenza di monitoraggio. In molti si chiedono se l’extracomunitario abbia compiuto il viaggio verso la spiaggia di Sabaudia anche nei giorni precedenti senza che nessuno lo fermasse e se quindi possa essere entrato in contatto con un numero ancora più elevato di persone. C'è paura e la domanda ricorrente è: «Se era già stato qui?»