Suore commissariate a Pienza: parte il sostegno social. La diocesi: «Trovare accordo per il bene di tutti»

Il sostegno per la loro "gioiosa apertura al mondo di noi laici"

Mercoledì 22 Febbraio 2023
Suore commissariate dopo l'apertura della pagina Facebook: il web fa il tifo per loro: «Forza monache, non mollate!»

Il popolo del web sta con le benedettine di clausura del monastero della Val d'Orcia, commissariate dal Vaticano a quanto pare per una serie di iniziative social che non sono state apprezzate. Le suore in queste ore stanno riscuotendo il sostegno via social. Tra un "forza monache, non mollate!", "Resistete, sono con voi", e qualcuno che suggerisce al Papa di pensare piuttosto a risolvere il giallo di Emanuela Orlandi, sul web è vero e proprio tifo da stadio per le monache di clausura di Pienza.

La diocesi, che continua a sostenere la presenza dell'istituzione religiosa anche pagando le utenze, replica invitando a trovare un accordo «per il bene di tutti». 

«Riteniamo incredibile - scrive una supporter delle suore - che si voglia soffocare la vostra gioiosa apertura al mondo di noi laici, nelle forme e nei modi comunicativi propri dei nostri tempi». C'è poi chi parla di «violenza psicologica contro le suore che ha da cessare. Il Papa pensasse a risolvere il giallo di Emanuela Orlandi».

Al monastero di Maria Tempio dello Spirito Santo a Pienza, in provincia di Siena, le tredici suore benedettine non cedono e hanno dato vita ad una vera e propria resistenza. Nessuna risposta al telefono.

Suore commissariate a Pienza: cosa è successo

I fatti: tredici monache di clausura hanno aperto una pagina Facebook del monastero proponendo forme di ospitalità nel convento oltre a pratiche commerciali con mercatini nel giardino della struttura. L'annuncio della sostituzione della madre superiora, suor Diletta, un passato come maresciallo della Forestale, arriva il 13 febbraio, per decreto del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita apostolica. Le tredici suore fanno quadrato attorno a madre Diletta. 

Cosa dice la diocesi

La diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza ha sintetizzato come stanno le cose al momento: «In data 13 febbraio sono stati notificati alle monache del monastero Maria Tempio dello Spirito Santo di Pienza dei decreti emessi dal Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Questi decreti sono il risultato di una Visita Apostolica, decisa dal Dicastero mesi fa, prima dell'arrivo del cardinale Augusto Paolo Lojudice, come Vescovo Diocesano. Il Dicastero ha disposto il cambio della guida del monastero, che rimane presso la villa del seminario. La diocesi continuerà a sostenere la presenza dell'istituzione religiosa, come ha sempre fatto in questi anni, contribuendo anche economicamente al pagamento delle utenze. Ovviamente il tutto deve svolgersi in obbedienza alle leggi civili ed alle disposizioni canoniche e nell'accoglienza delle disposizioni della Santa Sede in comunione con la Chiesa. Alla data del 19 febbraio 2023 non risulta che sia stata data esecuzione alle disposizioni dei decreti della Santa Sede. Ci auguriamo che presto si possa trovare un accordo che preservi il bene di tutti. In tale contesto si rende presente che non sono autorizzate in alcun modo raccolte di denaro da inviare a conti del monastero o tantomeno intestati a persone fisiche».

I messaggi di sostegno: «Avanti sorelle!»

Il commissariamento delle monache di clausura della Val d'Orcia non ha lasciato indifferente nemmeno chi non è toccato dalla fede. Tanto che via social c'è chi fa sapere a madre Diletta e alle consorelle: «Sono ateo, ma W madre Diletta. Che per altro si chiama come si chiamava la mia mamma. Assurda la pretesa della S.Sede, e ancora più assurdo il sindaco. Forza Diletta e forza monache!». C'è persino chi, magari per sdrammatizzare, offre anche la propria stazza fisica pur di incoraggiare le suore e incitarle alla resistenza: «Sono con voi, se volete vi vengo a difendere, sono alto 1,90 per 110 kg. Avanti sorelle non piegatevi ai voleri di una chiesa che non ama la libertà di esprimere il vostro sogno di fede».

 

Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 11:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA