«Se non torno distruggi tutto», cos'è e cosa significa la poesia condivisa dalla sorella di Giulia Cecchettin (e diventata virale)

I versi della poetessa e attivista peruviana Cristina Torre Càceres sono diventati virali: manifesto del grido di dolore contro il femminicidio

Domenica 19 Novembre 2023 di Laura Larcan
«Se non torno distruggi tutto», cos'è e cosa significa la poesia condivisa dalla sorella di Giulia Checchettin (e diventata virale)

«Se domani sono io, mamma, se non torno domani, distruggi tutto». Il pensiero, la rabbia, lo sgomento, la frustrazione, per la vicenda di Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, passa anche per i versi della poetessa e attivista peruviana Cristina Torre Càceres, che ora stanno diventando virali sui canali social. È stata la sorella della vittima, Elena Cecchettin ad aggrapparsi per prima a quei versi potenti e marmorei fatti di schiettezza senza retorica, dopo la notizia del ritrovamento del corpo dell’amata Giulia.

Li ha postati in memoria della sorella travolta dalla furia femminicida di Turetta (arrestato dopo giorni di fuga e latitanza) e subito, in pochissimo tempo, sono diventati il manifesto nei profili social in un fiume di condivisioni.

Quella cronaca di una morte tiepidamente sospettata e poi tragicamente annunciata (per parafrasare Màrquez) di Giulia Cecchettin è diventato un tormento diffuso che ha abbracciato la famiglia della 22enne, fino a diventare una indignazione ferrea. Sui social si sono rincorsi febbricitanti pensieri dedicati a Giulia e a tutte le donne uccise da mani deliranti maschili. Con Giulia, la conta delle vittime ha sancito numeri pesanti come macigni, diventando quel 105esimo caso di femminicidio in Italia dall’inizio del 2023. Troppo.

E l’attivista peruviana Cristina Torre Cáceres, che aveva composto la poesia in omaggio a tutte le donne vittime di violenza in America Latina, è diventata portavoce globale nei movimenti femministi di tutto il mondo. È scritta in prima persona, rivolta ad una madre, come uno sfogo, una riflessione carica di morte, precognitrice della tragedia. Una lettera del 2011 che l’attivista aveva indirizzato alla madre, composta sull’onda delle violenze contro le donne in America Latina. Nel testo c'è tutta la lucida analisi di un caso di femminicidio. Cosa può accadere ad una donna, come viene interpretato dall'esterno, come viene riportato ai familiari e all'opinione pubblica. C'è l'accusa ai pregiudizi ma anche un appello al diritto per una vita libera.  

LA POESIA

Se domani non rispondo alle tue chiamate, mamma. Se non ti dico che vengo a cena. Se domani, non vedi arrivare il taxi. Forse sono avvolta nelle lenzuola di un hotel, su una strada o in una borsa nera.

Forse sono in una valigia o mi sono persa sulla spiaggia. Non aver paura, mamma, se vedi che sono stata pugnalata. Non gridare quando vedi che mi hanno trascinata. Mamma, non piangere se scopri che mi hanno impalata.

Ti diranno che sono stata io, che non ho urlato, che erano i miei vestiti, l’alcool nel sangue. Ti diranno che era giusto, che ero da sola. Che il mio ex psicopatico avesse delle ragioni, che ero infedele, che ero una puttana.

Ti diranno che ho vissuto, mamma, che ho osato volare molto in alto in un mondo senza aria. Lo giuro, mamma, sono morta combattendo.

Lo giuro, mia cara mamma, ho urlato forte così come volavo alto. Lui si ricorderà di me, mamma, saprà che sono stata io a rovinarlo quando avrà di fronte il volto di tutte quelle che urleranno il mio nome. Perchè lo so, mamma, non ti fermerai.

Però, te lo chiedo per quello che ami di più al mondo, non trattenere mia sorella. Non rinchiudere le mie cugine, non privare di nulla le tue nipoti.

Non è colpa tua, mamma, non è stata nemmeno mia. Sono loro, saranno sempre loro.

Combatti per le loro ali, quelle ali che mi sono state strappate. Combatti per loro, che possano essere libere di volare più in alto di me. Combatti perché urlino più forte di me.

Possano vivere senza paura, mamma, proprio come ho vissuto io. Mamma, non piangere le mie ceneri.

Se domani sono io, mamma, se non torno domani, distruggi tutto.

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