VENEZIA - "Premesso che il dottor Giuseppe Suppa ha appreso solo dalla lettura dell'articolo che il difensore del dottor Saggese avrebbe indicato il suo nominativo nella lista testimoniale dell'ex presidente dell'Asi, è noto che un simile evento non è nella disponibilità della persona indicata quale teste e non implica né amicizia né complicità con l'imputato". Romolo Reboa, avvocato di Giuseppe Suppa, replica così a una frase comparsa in un articolo di Gazzettino.it in cui si parlava dell'ex presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Enrico Saggese, indagato per corruzione e concussione.
Il legale contesta questo paragrafo dell'articolo: "Nella commedia dell’assurdo del caso ASI si apprende ora anche che nella lista dei testimoni presentata dall’avvocato di Saggese compare il nome di uno dei revisori dei conti dell’ASI, dott. Giuseppe Suppa. Cioè proprio una delle persone deputate, per compito istituzionale, al controllo dei conti dell’Agenzia". E per farlo afferma: "Significa far credere al lettore (e attribuire indirettamente al teste) che il presidente del Collegio dei revisori potrebbe essere un concorrente morale, ove non altro". Cosa che evidentemente non è, dal momento che la Procura non ha mai indagato Suppa, citato all'interno del procedimento unicamente come testimone.
Il legale contesta questo paragrafo dell'articolo: "Nella commedia dell’assurdo del caso ASI si apprende ora anche che nella lista dei testimoni presentata dall’avvocato di Saggese compare il nome di uno dei revisori dei conti dell’ASI, dott. Giuseppe Suppa. Cioè proprio una delle persone deputate, per compito istituzionale, al controllo dei conti dell’Agenzia". E per farlo afferma: "Significa far credere al lettore (e attribuire indirettamente al teste) che il presidente del Collegio dei revisori potrebbe essere un concorrente morale, ove non altro". Cosa che evidentemente non è, dal momento che la Procura non ha mai indagato Suppa, citato all'interno del procedimento unicamente come testimone.
