Saman, il padre estradato arrivato in Italia: atterrato a Ciampino e trasferito in carcere

L'uomo era a bordo di un Falcon 900 dell'Aeronautica militare

Venerdì 1 Settembre 2023
Saman, il padre estradato arrivato in Italia: atterrato a Ciampino e trasferito in carcere

Shabbar Abbas, accusato dell'omicidio della figlia Saman avvenuto nel 2021 a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, ed estradato dal Pakistan in Italia, è arrivato nella notte a Roma.

L'uomo ha viaggiato a bordo di un Falcon 900 dell'Aeronautica militare.

Omicidio Saman, padre estradato: la partenza dal Pakistan - Video

Proveniente da Islamabad, il Falcon 900 dell'Aeronautica Militare (a bordo anche personale del servizio per la cooperazione internazionale di polizia della direzione centrale della polizia criminale insieme ai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Reggio Emilia), è atterrato poco dopo la mezzanotte sulla pista dell'aeroporto di Ciampino. Sbarcato dall'aereo, Shabbar Abbas, preso in consegna dalla polaria di Ciampino, sarà ora condotto presso il locale ufficio di polizia giudiziaria dello scalo romano dove gli verrà notificato il decreto di custodia cautelare e il verbale. Dopo di che la polizia penitenziaria provvederà ad effettuare il successivo trasferimento in un carcere della Capitale in attesa della definitiva traduzione in una casa circondariale emiliana a disposizione dell'autorità giudiziaria di Reggio Emilia.

La ricostruzione

Era un'operazione di intelligence, di rapporti giudiziari e relazioni diplomatiche tutta in salita. L'estradizione di Shabbar Abbas, pachistano preso in consegna in Pakistan e arrivato in nottata all'aeroporto di Roma Ciampino, accusato di aver ucciso a Novellara di Reggio Emilia la figlia Saman perché aveva rifiutato un matrimonio combinato, è un epilogo che qualche mese fa sembrava difficile da pronosticare. Prima bisognava trovarlo, poi che la polizia pachistana lo arrestasse. Ed è avvenuto nel Punjab a metà novembre 2022, dopo un anno e mezzo di latitanza.

LA VICENDA
La mancanza di precedenti e di accordi tra Italia e Pakistan rendevano complessa la procedura e lo testimoniano gli oltre 30 rinvii delle udienze per discutere la legittimità della richiesta del ministero della Giustizia italiano. L'ok dei giudici di Islamabad è arrivato finalmente il 4 luglio, il consenso del Governo pachistano il 29 agosto. L'8 settembre Abbas potrà essere in aula, in presenza e non più in collegamento video, davanti alla Corte di assise reggiana che lo sta processando insieme a quattro familiari per aver assassinato la 18enne, probabilmente strangolata, e averne nascosto il corpo, ritrovato in una buca, non lontano da casa, il 18 novembre scorso. Quel giorno, l'8, sarà sentito come testimone l'altro suo figlio, il fratello minore di Saman, che con le sue parole ha contribuito a rafforzare il quadro a carico dei parenti. Carabinieri e Procura di Reggio Emilia accusano Shabbar di avere agito in concorso con la moglie Nazia Shaheen, l'unica ancora ricercata, e con i cugini della ragazza Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, arrestati nei mesi seguenti al delitto in Francia e Spagna, oltre che con lo zio e fratello del padre Danish Hasnain, anche lui rintracciato in territorio francese.

LE INDAGINI
Proprio Danish ha indicato agli inquirenti dove scavare per trovare il cadavere, sepolto nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021 in un casolare diroccato. Poche ore dopo Shabbar e la moglie presero un volo per il Pakistan. Nella notte un altro aereo riporterà il 47enne nel Paese dove lavorava come agricoltore e dove aveva vissuto con una famiglia che ormai non c'è più. «Un passo in avanti affinché, dopo un atroce delitto, la giustizia possa compiere fino in fondo il suo percorso», ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, dando notizia del compimento dell'estradizione. E ringraziando poi telefonicamente per la collaborazione nella procedura il procuratore capo di Reggio Emilia, Gaetano Calogero Paci (che domani farà una conferenza stampa), e i ministri dell'Interno, Matteo Piantedosi, e degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani. Quanto avvenuto è «frutto anche di un grande lavoro diplomatico. Grazie al Pakistan per la cooperazione. Ora la giustizia farà il suo corso», ha scritto il ministro Tajani.

Da Ciampino Shabbar sarà portato in carcere a Roma e poi, di seguito, in un istituto penitenziario emiliano. Potrebbe essere interrogato e parlare in aula, riferire la sua versione dei fatti. Fin qui è passato dal negare la morte della figlia ad accusare il fidanzato di Saman, Saqib Ayub. «Era una ragazza che aveva voglia di vivere, aveva fatto una scelta di amore. Ed è stata punita per l'amore. Finalmente avremo l'onore di guardare quello che è soltanto il padre all'anagrafe e che immediatamente dopo l'omicidio di Saman parte, non si fa più trovare. E mentre tutti i carabinieri cercavano Saman e lei era già sotto due metri di terra, continuava a dire che sentiva la figlia su Instagram», dice l'avvocato Barbara Iannuccelli, difensore del fidanzato. «Per Saman lo Stato italiano è stato grandioso, ringraziamo tutti», ha aggiunto.

Ultimo aggiornamento: 2 Settembre, 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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