Smaltite almeno in parte rabbia e amarezza, Matteo Renzi concede qualcosa al capo dello Stato e agli alleati di partito, Dario Franceschini e Andrea Orlando, contrari a un precipitare della crisi verso le elezioni. Nel tardo pomeriggio il segretario del Pd fa trapelare che oggi, nella Direzione convocata per leccarsi le ferite dopo la batosta referendaria, confermerà le dimissioni da premier «ma non spingerà l'acceleratore sul voto anticipato in tempi brevi». E' però una mossa tattica. Diplomatica. Un...
Ultimo aggiornamento: 11:26
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