Nave Duilio, l'arsenale per l'attacco agli Houthi: dai missili Teseo al lanciarazzi, costo e come funzionano

Martedì 12 Marzo 2024
Nave Duilio, l'arsenale per l'attacco agli Houthi: dai missili Teseo al lanciarazzi, costo e come funzionano

Siluri, missili e cannoni. È solo una parte dell'arsenale a disposizione della Duilio. Dall'inizio della sua missione nel Mar Rosso, la nave italiana ha abbattuto tre droni degli Houthi: due aerei il 12 marzo, mentre un altro dieci giorni fa. Il cacciatorpediniere della Marina è impegnato nell'operazione dell'Unione Europea Aspides. L'obiettivo quello di tutelare la libertà di navigazione e gli interessi economici dell’UE.

I traffici con l’Indopacifico, infatti, attraversano principalmente per il Canale di Suez. Passaggio, però, che ora non è più sicuro. L'Italia è lì per difendere i mercantili. Che sono sempre in allerta. Solo lo scorso 18 febbraio una nave commerciale britannica, carica di fertilizzanti, è stata colpita (e affondata) dai missili balistici dei ribelli, vicino al porto di Mocha.

Nave Duilio abbatte due droni nel Mar Rosso. Il ministero della Difesa: «Agito per autodifesa». Houthi: «L'Italia si è schierata con i nostri nemici»

 

Arsenale

L'arsenale sulla Duilio è composto da:

  • 3 cannoni Oto Melara 76/62 SR;
  • 2 cannoni Oto Melara Oerlikon KBA 25/80;
  • Sistema missilistico PAAMS
  • 6 lanciatori vert. (48 celle) per i missili Aster 15 e Aster 30;
  • Predisp. per 8 S/S missili Teseo Mk2/A;
  • 2 lanciarazzi SCLAR-H;
  • 2 lanciasiluri Eurotorp B515/1 MU90

 

Il cannone Oto Melara 76/62 SR

A colpire il primo drone degli Houti abbattuto dalla Duilio è stato il cannone OTO Melara 76/62 SR. Un'arma multiruolo, progettata e prodotta dalla Società italiana Leonardo-Finmeccanica. Rapidità di fuoco? Elevata. La versione Super Rapido (abbreviato in SR), come quella montata sul cacciatorpediniere italiano, è in grado di sparare fino a 120 colpi al minuto. Caratteristica che rende il cannone particolarmente adatto per la difesa antiaerea e anti-missile. Un altro punto forte è la gittata, può sparare fino a 16 mila metri di distanza come indicato sul sito dell'azienda che l'ha prodotto.

 

Il cannone Oto Melara Oerlikon KBA 25/80

Fino a 600 colpi al minuto in modalità raffica e una portata effettiva di tiro che si attesta sui 2.000 metri. È il cannone Oto Melara Oerlikon KBA 25/80. Un sistema d'arma da fuoco che nasce come risultato di una collaborazione tra OTOBreda (ora OTO-Melara) e Oerlikon Italiana.

Spesso è usata come arma antiaerea impiegata in blindati come l'AIFV Dardo, il semovente d'artiglieria contraerea SIDAM 25 ed altre in installazioni singole, binate o quadrinate. Ma è anche imbarcato su unità navali.

Lanciarazzi 

Un razzo al secondo. Stiamo parlando del lanciarazzi SclarProdotto dalla Breda Meccanica Bresciana, viene utilizzato (in genere) per il lancio di falsi bersagli come bengala e chaff. Scopo? Difesa passiva contro i missili radar e di ricerca a infrarossi. Ma può anche essere impiegato nel ruolo di bombardamento a terra.

Il sistema SCLAR H è la versione più aggiornata, permette il lancio (oltre che di razzi dal diametro di 105 mm) anche di razzi da 118 mm di diametro presenti nel numero di 4 in sostituzione di 5 tubi di diametro inferiore.

 

Siluro MU 90

Il siluro MU 90/Impact è un'arma antisommergibile che può essere impiegata sia da unità navali da superficie che da aeromobili. È il frutto di una cooperazione delle amministrazioni della difesa di Italia e Francia che, nel 1991, stipularono un accordo per lo sviluppo e realizzazione di un comune sistema d'arma. Viene prodotto da Eurotorp, un raggruppamento europeo d'interesse economico costituito dalle ditte francesi Thales e DCNS e dall'italiana WASS di Livorno. È in grado essere lanciato a velocità fino a 400 nodi (740 km/h).

 

 

Missili antiaerei Aster

I missili Aster 15 e 30 sono tra le armi antiaeree più efficaci. E lo è stato dimostrato anche nelle recenti esercitazioni Nato. Il primo ha una gittata di 30 km, mentre il secondo di 120. Il sistema di guida si avvale di un radar attivo nella fase finale, mentre nella fase di crociera il missile riceve aggiornamenti tramite un data link. Il costo? La fregata Languedoc, che pattugliava il Mar Rosso meridionale, a dicembre ha abbattuto diversi droni utilizzando missili Aster 15, a un costo che gli analisti della difesa stimano in circa 1 milione di euro (1,1 milioni di dollari) per missile. 

 

Missili antinave Teseo

Teseo come il mito che distrusse il minotauro. Solo che in questo caso si tratta di un missile antinave. A produrlo la MBDA, consorzio europeo (di cui fa parte anche l'Italia al 25% con Leonardo) che costruisce tecnologie militari. Come indicato da difesaonline, hanno un peso al lancio di 770 kg (con una testata di guerra di 210 kg) e una gittata massima di 180 km. Due impulsori laterali sganciabili a propergolo solido, portano il TESEO, durante la fase di lancio, alla velocità di crociera di 0,9 mach. Successivamente entra in funzione il turboreattore a combustibile liquido (kerosene) di sostentamento.

Quando si attiva il radar di guida, il TESEO scende a 20 metri sul livello del mare e, giunto a 15 km dalla posizione stimata dal bersaglio, ne inizia la ricerca. Acquisito e agganciato, scende alla quota di 10 metri e lo colpisce, iniziando la corsa finale verso l’obiettivo. 

Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 10:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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