Il giorno della Memoria segnato da accuse di «genocidio contro Israele» in diverse piazze italiane, con bandiere della Palestina, slogan e fantocci contro il governo di Netanyahu.
La manifestazione a Roma
Cifre simili sono state registrate in piazza Vittorio a Roma, dove è stato esposto un manichino con il volto del premier israeliano Benjamin Netanyahu vestito da deportato, marchiato da una stella di David, con le mani legate dalle manette e una svastica. Anche qui i partecipanti - che hanno sovrapposto nei loro cartelli la scritta «assassini» ai simboli ebraici - si sono ritrovati nel luogo in cui era stato indetto il corteo che non è mai partito dopo l'indicazione fornita delle autorità ai promotori, affinché fosse spostato ad altra data.
Un sit-in «contro il genocidio in Palestina» si è svolto anche a Napoli, organizzato dagli attivisti del centro sociale Mezzocannone occupato, i quali hanno definito il 27 gennaio «la giornata della Memoria tradita, innanzitutto da Israele e da chi è complice del suo progetto di apartheid e di pulizia etnica, come il nostro governo. La memoria dell'olocausto e il genocidio nazifascista di sei milioni di ebrei - hanno detto - deve essere d'aiuto a indagare e ricordare affinché non si ripetano gli orrori del passato».
Incidenti scongiurati anche a Trento, dove trecento persone, tra cui anche diversi anarchici, si sono radunate in piazza Duomo mentre nel centro di Torino decine di persone - con del nastro nero sulle loro bocche in protesta contro la circolare anti corteo - hanno distribuito volantini in cui si spiega che in «Palestina il bilancio umano è terribile con circa 30mila morti e quasi 60mila feriti dal 7 ottobre. Più del 70% delle vittime sono donne e bambini».
A Cagliari l'iniziativa, a cui hanno aderito trecento persone, è stata invece organizzata dagli attivisti di A Foras: «i valori della giornata stessa sono finalizzati a far sì che non si ripeta più quanto accaduto. E oggi in Palestina si rischia di distruggere un popolo intero». A Massa c'è invece chi ha contestato un altro tipo di evento programmato in coincidenza con la commemorazione della Shoah: centinaia di persone hanno partecipato al presidio della Cgil provinciale - a cui hanno partecipato anche la sindaca e un assessore regionale - contro la presentazione in città del libro del generale Roberto Vannacci, ritenuta inopportuna durante la ricorrenza del ricordo delle vittime della deportazione nazista.