Melania parlò con l'amante del marito
Due chiamate tra le rivali in amore

Domenica 8 Maggio 2011
Melania parlò con l'amante del marito Due chiamate tra le rivali in amore
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ASCOLI PICENO - L’ora del delitto e i tabulati. Da queste due piste pu arrivare il passaggio decisivo che porta a scoprire l’assassino o gli assassini che hanno barbaramente ucciso a coltellate Carmela Melania Rea.



L’attenzione degli investigatori è concentrata su due telefonate, dei giorni immediatamente precedenti la scomparsa della donna. I numeri entrati in contatto sono quelli di Melania e della soldatessa leccese. Sì, proprio l’amante di Salvatore Parolisi, il marito di Melania, una ex volontaria del 235° Rav di Piceno, il centro di addestramento reclute dove lavora Parolisi. Che cosa si siano dette le due donne, rivali in amore, e quale legame ci sia tra quelle telefonate e l’omicidio è destinato a emergere nel corso dell’inchiesta.



Il pool investigativo che lavora al caso si è ormai convinto che la casalinga di Somma Vesuviana sia stata ammazzata nel pomeriggio del 18 aprile. Per avere dati più precisi bisognerà attendere la relazione conclusiva del medico legale Adriano Tagliabracci che presto presenterà le sue deduzioni ai magistrati. Lo studio dei tabulati mira anche a stabilire con precisione la posizione dei sospettati durante tutta quella tragica giornata.



È un lavoro complesso, affidato al Ros dei carabinieri, che riguarda diverse persone: tra queste conoscenti della famiglia, il marito di Melania, la soldatessa e la stessa vittima. Il risultato finale di questa attività investigativa potrà fornire ai pm Umberto Monti, Ettore Picardi e Carmine Pirozzoli elementi utili a confrontare alibi e dichiarazioni rese, nel corso delle indagini, dalle persone sentite perché informate sui fatti.



Intanto sembra quasi certo che il luogo del delitto sia proprio lo stesso del ritrovamento del cadavere: il Chiosco della Pineta più volte passato al setaccio dagli specialisti del Reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri. La quantità di sangue trovata sula scena del crimine infatti non sarebbe determinante. L’addome e il torace della vittima possono averne trattenuto in quantità così come il giubbotto che Melania indossava il giorno della sua scomparsa.



Proseguono le audizioni di persone che potrebbero fornire elementi utili per sbrogliare il giallo della morte di Melania. Si tratta non di persone informate sui fatti, precisano gli investigatori, ma a conoscenza di aspetti attinenti soprattutto alla coppia (Melania e il marito Salvatore Parolisi), come pure all’ambiente di lavoro dell’uomo, caporal maggiore al Reggimento Piceno.



In questo contesto, si colloca l’audizione della soldatessa di Lecce, che ora si trova a Roma, la quale ha ammesso di aver avuto una relazione con Parolisi, iniziata all’incirca due anni fa, quando Melania si trovava a Somma Vesuviana, il suo paese d’origine e dove risiede la sua famiglia, per portare avanti la gravidanza che ha portato poi alla nascita della piccola Vittoria.
Ultimo aggiornamento: 7 Giugno, 22:39

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