Massimo Segre, il commercialista di Torino che ha fatto saltare le nozze è indagato per abusivismo bancario (e ora rischia una denuncia)

Il rischio di un’altra battaglia legale per il video sui presunti tradimenti della partner. La sua società: noi estranei

Venerdì 11 Agosto 2023 di Erica Di Blasi
Massimo Segre indagato per abusivismo finanziario: l'estate rovente tra scandali e inchieste

Di colpo di scena in colpo di scena, quella di Massimo Segre, commercialista vip della Torino bene, sta diventando un’estate difficile.

Definito sobrio ed elegante, negli ultimi giorni è finito sotto gli occhi dei riflettori non solo sabaudi, ma di tutta Italia. Dalla festa scandalo a fine luglio, in cui ha fatto saltare il suo matrimonio denunciando di essere un «cornuto», alla notizia di un avviso di garanzia che risale a giugno per la sua società. Strano che i problemi in Procura vengano fuori proprio ora. Si potrebbe dire “cornuto e mazziato”. Senza contare che l’accusa riguarda la sua attività professionale alla quale non è estranea l’ex fidanzata (che per inciso non ha escluso di querelarlo). La vicenda più pepata dell’estate sta diventando un vero feuilleton: non osiamo immaginare la prossima puntata.

 

La vicenda

Prima lui che, in occasione del compleanno di lei, usa la festa di fidanzamento per scaricarla elencando i suoi presunti amanti (alcuni accompagnati), che ora annunciano ritorsioni legali. Non solo: viene girato un video del discorso che diventa virale. Ne parlano tutti. Seconda puntata, vengono fuori i problemi della società di lui. In tanti vociferano di una ripicca nel veicolare la notizia. La sua azienda, Directa Sim è finita sotto inchiesta. Secondo Bankitalia la società di trading avrebbe intermediato credito tra istituti senza averne l’autorizzazione. E così mentre lui è a Zanzibar, a cercare di riprendersi dalle delusioni amorose e di ricucire i rapporti con i tre figli avuti da un primo matrimonio, ecco che tutti scoprono che c’è un’indagine su Directa Sim. Si tratta di una delle prime società che ha offerto online il servizio di trading. L’accusa della Procura di Torino è duplice: abusivismo finanziario e bancario. A giugno la Guardia di Finanza ha perquisito la sede. Tra gli otto indagati, oltre a Segre, come presidente, c’è un altro amministratore. Già tra marzo e maggio 2021 Directa aveva ricevuto un’ispezione da parte della Banca d’Italia. E alla fine, nell’aprile 2022 era arrivata una sanzione da 30mila euro. «Era stata accertata la violazione degli obblighi in materia di deposito e subdeposito dei beni dei clienti». Altri problemi erano stati riscontrati per le politiche di prassi di remunerazione e incentivazione. 

L'indagine

L’indagine è in mano al pubblico ministero Mario Bendoni, che ha esaminato il periodo tra il 2019 e il 2022. Proprio in questi anni Directa Sim avrebbe fatto di mestiere la banca, attuando un’ingente raccolta di risparmi altrui. Senza avere le autorizzazioni per farlo. Mentre non esistono, secondo la Procura, ordini di trasmissione sull’attività di intermediazione che avrebbero dovuto costituire il fulcro della sua attività. Decine di banche di medio e piccolo calibro avrebbero dato a Directa Sim i risparmi dei loro clienti. Che la società ha girato ad altri istituti di credito bisognosi di liquidità. Il giro d’affari è stato quantificato in ottocento milioni di euro. Il guadagno sarebbe derivato dalla differenza tra interessi passivi ed attivi. Ovvero tra quelli applicati dalle banche che affidavano all’intermediaria i patrimoni e quelli del prestito successivo. Il sospetto degli investigatori è che le provvigioni siano andate a «segnalatori di pregio», ovvero figure di intermediari che avrebbero girato il denaro, attraverso delle consulenze, a due società. Che però sono riconducibili a un amministratore di Directa e a un altro manager. Così il giro d’affari di Directa è cresciuto: dai 220 milioni del 2012 agli oltre 850 del 2021. Gli istituti di credito coinvolti sono una trentina. Tra loro non ci sono indagati, ma alcuni sono stati perquisiti. Cristina Seymandi è consigliera di Directa Sim. Ma con l’ex compagno condivide anche la Fondazione Molinette Onlus. Dopo la bufera mediatica la società ha diramato una nota per replicare alle accuse. «Directa Sim, società quotata su Euronext Growth Milan, precisa di non essere sottoposta a indagine e prende atto che, da documenti notificati alla società nell’ambito di un procedimento giudiziario ancora nella fase di indagini preliminari risulta indagato dalla Procura di Torino, il presidente, presumibilmente in relazione al ruolo apicale ricoperto».

Ultimo aggiornamento: 14 Agosto, 12:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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