Esercitazione Nato Poggio Dart 23 a Cervia: Eurofighter, F35 e Tornado italiani insieme agli F16 Usa e F4s turchi. «Scoraggiare potenziali aggressori»

L'obiettivo è dimostrare le capacità di comando e controllo aereo del Daccc (AirC2) come nodo autonomo in questo campo

Martedì 5 Dicembre 2023 di Simone Pierini
Esercitazione Nato Poggio Dart 23 a Cervia: Eurofighter, F35 e Tornado italiani insieme agli F16 Usa e F4s turchi. «Scoraggiare potenziali aggressori»

Da ieri - fino al 15 dicembre - è partita a Cervia l'esercitazione Nato Poggio Dart 23 condotta dal Deployable Air Command & Control Center (Daccc). L'obiettivo è dimostrare le capacità di comando e controllo aereo del Daccc (AirC2) come nodo autonomo in questo campo. I partecipanti a Poggio Dart 23 pianificheranno, eseguiranno e controlleranno missioni di risorse aeree, terrestri e navali assegnate fornendo un'opportunità di addestramento distintiva per i combattenti sfruttando l'unicità della struttura del Daccc, che combina sia il livello operativo che quello tattico, consentendo così l'interazione con unità volanti all'interno del ciclo AirC2.

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Esercitazione Nato, le forze aeree

Il Daccc schiererà il suo Mobile Radar (DADR) da Poggio Renatico alla base aerea di Cervia. Durante la parte di volo dell'esercitazione, sei jet F-16 statunitensi da Aviano e tre F-4 turchi saranno schierati presso la base aerea di Istrana e opereranno con assetti congiunti italiani composti da sei F-35, sei Eurofighter, quattro Tornado, una nave cisterna, un MQ-9 RPA dell'Aeronautica Militare, due F3-5B e due jet A-V8 della Marina Militare, oltre a due squadre JTAC (Joint Terminal Attack Controller) dell'Esercito Italiano. Questo complesso assetto segna una pietra miliare nella storia di questo esercizio.

 

«Scoraggiare potenziali aggressori»

«Le misure di garanzia implementate dalla Nato nel Mare Adriatico con l’esercitazione Poggio Dart 23 sono molteplici e comprendono sforzi sia militari che diplomatici. Le iniziative Enhanced Forward Presence (eFP) sono state una pietra angolare della strategia della Nato, comportando il dispiegamento di forze alleate nella regione per scoraggiare potenziali aggressori e rafforzare le capacità di difesa dei paesi membri», ha affermato il Maggiore Generale Denny Traas, Comandante del Daccc. «L’interoperabilità è un altro obiettivo chiave della nostra formazione AirC2. Le forze militari spesso operano in coalizioni multinazionali, che necessitano di comunicazione e coordinamento senza soluzione di continuità tra le diverse nazioni. I programmi di formazione sottolineano l’importanza di standardizzare procedure e protocolli per garantire l’interoperabilità, promuovendo la collaborazione tra diverse risorse aeree», ha aggiunto il Maggiore Generale Traas. 

Le due fasi

La prima settimana sarà condotta come esercitazione al posto di comando assistita da computer, testando la capacità reale del livello operativo del Daccc, mentre la seconda settimana vedrà attività di volo dal vivo nello spazio aereo del Nord Italia per addestramenti tattici.

Tattiche, tecniche e procedure di livello. «Le simulazioni svolgono un ruolo chiave nell'addestramento AirC2, fornendo un ambiente realistico e privo di rischi in cui il personale può esercitarsi nel coordinamento di operazioni aeree complesse. Queste simulazioni replicano vari scenari, comprese missioni di routine e situazioni di combattimento ad alto rischio», ha affermato il colonnello Duarte Freitas, Capo delle operazioni di combattimento del Daccc: «Esporre i professionisti militari a diverse sfide di addestramento migliora la loro capacità di adattarsi e rispondere efficacemente sotto pressione nelle operazioni del mondo reale», ha aggiunto.

L'impegno Nato per la sicurezza

L'esercitazione Poggio Dart23 contribuisce all'impegno dell'Alleanza nel garantire la sicurezza dei suoi paesi membri e nel promuovere la stabilità nelle regioni strategiche. La combinazione di presenza militare e iniziative diplomatiche nell'ambito delle misure di garanzia riflette l'approccio olistico della Nato nell'affrontare il dinamico contesto di sicurezza nell'Adriatico e nel garantire un'Alleanza resiliente di fronte alle sfide in evoluzione.

Ultimo aggiornamento: 20:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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