Dell'Utri, udienza di convalida
del fermo a Beirut. I legali chiedono
rinvio del processo in Cassazione

Lunedì 14 Aprile 2014
Marcello Dell'Utri
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Si terr questa mattina a Beirut l'udienza di convalida dell'arresto dell'ex senatore Marcello Dell'Utri, fermato sabato mattina in un lussuoso albergo della capitale libanese. Dell'Utri, che non sarà assistito dai suoi legali italiani, ma da un avvocato libanese, potrebbe spiegare al giudice il motivo della sua presenza a Beirut.



Al Palazzo di Giustizia della capitale libanese sono arrivati funzionari dell'ambasciata italiana e tre funzionari italiani dell'Interpol mentre si attende ancora l'arrivo di Dell'Utri, che ha passato le 48 ore dopo l'arresto in isolamento presso il comando generale della polizia di Beirut. Chi ha incontrato l'ex senatore sabato mattina, durante la notifica del provvedimento di arresto, ha detto di averlo trovato in buone condizioni. «Non ha mostrato alcuna reazione scomposta e ha detto di essere stato trattato bene», hanno sottolineato le fonti.



Intanto rischia di essere rinviata l'udienza della Cassazione prevista per domani per la decisione definitiva sulla condanna a sette anni di carcere per per concorso esterno in associazione mafiosa dell'ex senatore Pdl. Dopo la richiesta di rinvio del processo presentata dall'avvocato di Dell'Utri Massimo Krogh, ricoverato in ospedale, anche il secondo legale dell'ex senatore presenterà istanza di spostamento dell'udienza. Secondo quanto si apprende il penalista, Giuseppe Di Peri, depositerà un certificato medico che prova la sua impossibilità di partecipare al processo che potrebbe rendere definitiva la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa di Dell'Utri.



La notizia della prima richiesta di rinvio era stata confermata da Krogh. In presenza di una sola istanza di spostamento il processo si sarebbe potuto celebrare comunque in quanto la discussione poteva essere affidata al secondo difensore. Eventualità ora più difficile visto l'impedimento dell'intero collegio difensivo. Saranno i giudici della Cassazione a decidere se accogliere la richiesta di rinvio.



«Sulla vicenda di Marcello Dell'Utri ho detto solo poche parole di natura istituzionale. Non ho altro da aggiungere». Così ha risposto Angelino Alfano su Radio24. Era in fuga?, gli è stato chiesto. «No comment», è stata la risposta del ministro dell'Interno e leader di Ncd accusa da Paolo Rormani (Forza Italia) .
Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 10:36

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