Clima, le associazioni chiedono legge quadro a governo e Parlamento: «Transizione sia giusta e inclusiva»

Giovedì 22 Luglio 2021
Clima, le associazioni chiedono legge quadro a governo e Parlamento: «Transizione sia giusta e inclusiva»

Una legge quadro sul clima in Italia.

A chiederla a governo e Parlamento sono Wwf Italia, Legambiente, Greenpeace, Kyoto Club e Transport and Environment. Perché - sottolineano le associazioni - dopo l'entrata in vigore della normativa europea sul clima (Regolamento europeo 2021/1119 ) è sempre più evidente la carenza di strumenti che accompagnino la transizione, in particolare di uno strumento legislativo per allineare le politiche e fare della riduzione delle emissioni di CO2 e degli altri gas climalteranti un indice di programmazione e valutazione di ogni singolo provvedimento, con un approccio strategico, sistemico e di lungo termine per scelte politiche allineate alle indicazioni della comunità scientifica.

Il 2020 è stato, insieme al 2016, l'anno più caldo di sempre, mentre il 2021 registra un serie di eventi estremi, dalle temperature record in Artico alla bolla di calore sulla parte nord-ovest degli Usa e le regioni occidentali del Canada (con quasi 50°C e incendi enormi e distruttivi), la siccità impressionante in California e in altre regioni del mondo, alle alluvioni in Germania e in Belgio. A fronte di questa situazione, le organizzazioni ambientaliste propongono in particolare la definizione di un budget totale e budget settoriali di carbonio, commisurati agli obiettivi futuri e al percorso di decarbonizzazione, calcolati su solide basi scientifiche e l'istituzione di un organismo consultivo indipendente, un Comitato tecnico scientifico sulla crisi climatica che agisca da base e supporto per le scelte politiche.

Wwf Italia, Legambiente, Greenpeace, Kyoto Club e Transport and Environment ritengono sia opportuno conseguire la reale neutralità climatica e la decarbonizzazione fissando degli obiettivi assoluti di riduzione delle emissioni di gas climalteranti, in tutti i settori dell'economia in modo da abbattere le emissioni di gas ad effetto serra. Le associazioni ripropongono il target del 65% entro il 2030 (target fissato al 55% dal Regolamento Ue) rispetto ai livelli del 1990 e centrare l'obiettivo di lungo periodo carbonio zero entro il 2040 (target fissato al 2050 dall'Ue): tali scadenze, infatti, sono maggiormente in linea con le indicazioni della comunità scientifica, a partire dal report Ipcc su come limitare il riscaldamento globale a 1,5°C.

Tra le proposte, le associazioni richiamano la necessità che la transizione sia giusta e inclusiva, e avanzano proposte per una riforma fiscale in senso ambientale, a partire dalla tassa sul carbonio e, per i settori Ets, dal presso minimo del carbonio (carbon floor price). Dotarsi di una legge quadro sul clima permetterà di governare la complessità della crisi climatica in atto, di monitorare i livelli di emissione per tutti i settori dell'economia, di trasformare il sistema economico senza compromettere in maniera irreversibile la salute del Pianeta Terra, ed il futuro delle nuove generazioni e di contribuire all'attuazione degli obiettivi climatici di Parigi e di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Ultimo aggiornamento: 15:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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