Cambia la cedolare secca, sarà al 26% ma solo per gli affitti brevi di più appartamenti: le novità

Una proposta per disciplinare il settore che dovrebbe essere presentata domani, 31 ottobre

Lunedì 30 Ottobre 2023
Affitti brevi, Forza Italia propone un Codice identificativo nazionale: «Combattere il nero e aumentare il gettito»

Cambia la cedolare secca.

Per gli appartamenti che vengono affittati ci sarà soltanto dal secondo appartamento. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, uscendo da Palazzo Chigi. Sale quindi al 26% ma scatta solo per gli affitti brevi di più appartamenti. Mentre escono dall'Iva agevolata al 5% i pannolini per bambini e i seggiolini auto, che saranno soggetti all'aliquota ordinaria del 22%. Sono le principali novità che arrivano con l'ultima stesura della manovra. Un testo sempre più vicino alla versione definitiva, che lievita a 109 articoli, compresi i saldi dei Ministeri ma ancora senza le tabelle.  

Cedolare secca, lavoro chiuso

Il lavoro è «sostanzialmente chiuso», assicura la premier Giorgia Meloni, promettendo che il testo sarà inviato lunedì al Parlamento. La limatura intanto prosegue. E nella «quarta versione» spunta una modifica sostanziale ad uno degli ultimi nodi politici rimasti sul tavolo: l'innalzamento della cedolare secca sugli affitti brevi dal 21% al 26%, considerato «inaccettabile» da Forza Italia. Nell'ultima stesura si prova a correggere il tiro: l'aliquota salirà al 26% solo se l'affitto breve (per periodi inferiori a 30 giorni) riguarda «più di un appartamento». Salvi dunque i piccoli proprietari che affittano ad esempio la casa al mare per arrotondare un pò le entrate, ma non chi fa degli affitti brevi un vero e proprio business (leggasi Airbnb). 

Cedolare secca, la situazione

E sembra andare in questa direzione anche l'altro chiarimento: «qualora siano destinati alla locazione breve più di un appartamento per ciascun periodo d'imposta ovvero nel caso in cui non sia esercitata l'opzione» per l'applicazione della cedolare secca, «la ritenuta si considera operata a titolo di acconto». La modifica tuttavia non viene considerata definitiva dagli azzurri, che rimandano la verifica a lunedì, quando la manovra sarà sul tavolo di un vertice di maggioranza.

Meloni: lunedì invieremo manovra in Parlamento

«Lunedì invieremo la manovra al Parlamento». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa ad Acqualagna. «Il lavoro sostanzialmente è chiuso, i saldi di bilancio sono invariati rispetto a quanto approvato in Consiglio dei ministri», ha aggiunto. «Non commentiamo indiscrezioni giornalistiche. Abbiamo già detto come la pensiamo. Aspettiamo il confronto di merito». È quanto dice Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia, in merito alla nuova versione della manovra, circolata in queste ore, per cui la cedolare secca salirebbe dal 21 al 26% solo nel caso in cui si affitti per periodi inferiori a 30 giorni più di un appartamento. Fi attende dunque il confronto, anche nel vertice di maggioranza che dovrebbe tenersi lunedì. 

Tajani: stiamo vigilando

Sulla cedolare secca «stiamo vigilando, discutendo, vedremo quali garanzie saranno date anche ai cittadini che sono proprietari di case e poi affittano per tempi brevi». Lo ha detto il vicepremier e segretario di Forza Italia Antonio Tajani a Rainews24.

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Cedolare secca, contrarietà di Confedilizia

«Secondo l'ultima bozza della legge di bilancio, l'aumento della cedolare secca sugli affitti brevi si applicherebbe ai proprietari di più di un appartamento. La nostra contrarietà - e auspichiamo anche quella di Forza Italia - rimane netta. Riteniamo che fare distinzioni di questo tipo sia sbagliato concettualmente, oltre che inefficace». Lo afferma in una nota il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa. «In vista dell'incontro di maggioranza sulla manovra, invitiamo il governo e le forze politiche che lo sostengono a valutare meglio la questione. Appurato che la finalità della norma non è quella di fare cassa, davvero si pensa che incrementando la tassazione sulle locazioni di breve durata si favoriranno quelle di lungo periodo? Non accadrà. In compenso, cresceranno ulteriormente i prezzi delle camere d'albergo, vi sarà qualche casa sfitta in più, si alimenterà il sommerso e i borghi delle nostre aree interne avranno qualche speranza in meno di tornare a vivere. Ritirare questa disposizione - conclude - sarebbe un atto di buon senso».

 

Iva sui pannolini, ecco le novità

Ma le tasse aumenteranno anche sui pannolini per bambini e i seggiolini auto. Questi due prodotti, che attualmente beneficiano dell'Iva agevolata al 5%, torneranno infatti ad essere sottoposti all'aliquota ordinaria al 22%. Nell'ultima stesura della manovra si sopprimono infatti due gruppi di beni assoggettati all'Iva agevolata, tra cui assorbenti e tamponi femminili, latte in polvere e appunto pannolini e seggiolini: ma mentre gli assorbenti e il latte in polvere vengono spostati nell'elenco dei beni al 10%, pannolini e seggiolini restano di fatto fuori dalle categorie con l'Iva agevolata. Confermate nell'ultima stesura le modifiche su pensioni e accesso diretto ai conti correnti, modificati in seguito al pressing della Lega. C'è il ritorno a quota 103, ma con il contributivo, il tetto all'assegno e l'allungamento delle finestre per l'uscita (da 3 a 7 mesi per i dipendenti privati e da 6 a 9 per i pubblici). Confermata anche la stretta sulle pensioni per sanitari, maestri e dipendenti degli enti locali: viene modificata la tabella delle aliquote di rendimento delle gestioni previdenziali, con livelli di adeguamento meno significativi rispetto a quanto previsto finora. Un intervento che, denunciava nei giorni scorsi il sindacato dei dirigenti Anaao, rischia di tradursi in una perdita per l'assegno dei medici fino al 25%. E «che rischia di avere contraccolpi anche sul numero di professionisti in forza al sistema sanitario regionale», avverte il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Viene invece esteso anche a baristi e camerieri, il bonus per il lavoro notturno e gli straordinari destinato per i primi sei mesi del 2024 ai lavoratori del turismo, comprese le terme. Mentre arriva una stretta sul commercio equo e solidale, con l'abrogazione dal 2025 del Fondo destinato ad erogare contributi a fondo perduto per le imprese fornitrici di questa categoria di prodotti. Un nuovo articolo infine quantifica gli interessi passivi sui titoli del debito pubblico derivanti dagli effetti del ricorso all'indebitamento: si parte da 215 milioni per il 2024 e 568 milioni di euro per il 2025.

 

Il testo integrale in pdf della manovra

 

Ultimo aggiornamento: 3 Novembre, 09:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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