S dell'Aula della Camera al ddl sul voto di scambio. Il testo torna ora a Palazzo Madama. I voti a favore sono stati 310, 61 i contrati tutti di M5S. Durante la votazione i deputati del Pd hanno urlato sarcasticamente «Bravi» ai colleghi di M5S che votavano contro il provvedimento.
«Dopo molti ostacoli, se non veri e propri tentativi di boicottaggio, oggi stiamo finalmente discutendo modifiche che rendono efficace la riforma del voto di scambio e in grado davvero di farla incidere contro la corruzione politica», ha commentato Davide Mattiello, relatore del provvedimento di riforma dell'articolo 416/ter. «La norma interviene sulle due questioni essenziali di questa materia e cioè l'introduzione della punibilità della promessa di voto e del concetto di 'altra utilità' rispetto al solo scambio denaro-voti. In questo senso, il provvedimento è soddisfacente e rappresenta una risposta positiva del parlamento alle sollecitazioni della Campagna di Libera e di Don Ciotti e al nodo sollevato esplicitamente dal presidente dell'Anm Sabelli che rivelava in una intervista la difficoltà di celebrare i processi sulla base del vecchio testo approvato dal Senato. La disponibilità della gran parte dei gruppi parlamentari a votare la riformulazione dei testo dimostra l'ampia condivisione mentre la polemica del M5S è scontata e sterile, oltre che segnata anche da provocazioni e insulti molto gravi perché tesi a screditare per soli fini di propaganda il lavoro che stiamo facendo. Ora ci aspettiamo che il Senato non sfugga alla propria responsabilità di approvare definitivamente il testo entro la prossima settimana, affinchè sia in vigore nel corso della prossima tornata elettorale. Un nostro emendamento, infatti, prevede che la legge sarà efficace appena pubblicata nella Gazzetta Ufficiale».
Ultimo aggiornamento: 19:51
«Dopo molti ostacoli, se non veri e propri tentativi di boicottaggio, oggi stiamo finalmente discutendo modifiche che rendono efficace la riforma del voto di scambio e in grado davvero di farla incidere contro la corruzione politica», ha commentato Davide Mattiello, relatore del provvedimento di riforma dell'articolo 416/ter. «La norma interviene sulle due questioni essenziali di questa materia e cioè l'introduzione della punibilità della promessa di voto e del concetto di 'altra utilità' rispetto al solo scambio denaro-voti. In questo senso, il provvedimento è soddisfacente e rappresenta una risposta positiva del parlamento alle sollecitazioni della Campagna di Libera e di Don Ciotti e al nodo sollevato esplicitamente dal presidente dell'Anm Sabelli che rivelava in una intervista la difficoltà di celebrare i processi sulla base del vecchio testo approvato dal Senato. La disponibilità della gran parte dei gruppi parlamentari a votare la riformulazione dei testo dimostra l'ampia condivisione mentre la polemica del M5S è scontata e sterile, oltre che segnata anche da provocazioni e insulti molto gravi perché tesi a screditare per soli fini di propaganda il lavoro che stiamo facendo. Ora ci aspettiamo che il Senato non sfugga alla propria responsabilità di approvare definitivamente il testo entro la prossima settimana, affinchè sia in vigore nel corso della prossima tornata elettorale. Un nostro emendamento, infatti, prevede che la legge sarà efficace appena pubblicata nella Gazzetta Ufficiale».