«È passato il tempo per cui penso si possa dire. Chi pensate che abbia aiutato Zuppi a realizzare la sua missione di pace? Chi pensate che abbia dato il supporto per il trasporto, la sicurezza e abbia fatto pressioni su Zelensky perché lo ricevesse? Il guerrafondaio ministro della Difesa italiano». Guido Crosetto, alla festa del Fatto Quotidiano, rivela così un retroscena del viaggio di pace organizzato dal Presidente della Cei a giugno.
Il negoziato in Ucraina
«La politica è questa, perché mentre persegui il giusto aiuto a una nazione attaccata, persegui con la stessa determinazione la strada per costruire le condizioni di pace». Delle possibilità di un negoziato tra Ucraina e Russia si è discusso molto nell'intervista al Fatto. «In tutte le riunioni abbiamo sempre parlato di come costruire la pace», ha detto Crosetto, aggiungendo: «Le forze in campo dicono che è difficile che uno sconfigga l'altro». Da qui la necessità di pensare a «soluzioni politiche». Poi la risposta alle parole da Mykhailo Podolyak, capo consigliere di Zelensky, che escluso ruoli di mediazione per papa Francesco, in quanto «filorusso»: il «Papa può mediare, può aiutare un percorso di pace», la replica del ministro.
Nel pomeriggio, ospite di In Mezz'ora, Crosetto ha poi parlato del ruolo delle elezioni americane sul conflitto: «Né i democratici né i repubblicani vogliono che la guerra Ucraina sia un argomento del dibattito e questo potrebbe accelerare il tentativo di una soluzione diplomatica.
Il caso Vannacci
L'altro tema di attualità riguarda invece il generale Roberto Vannacci. «Quando uno fa politica e quando ha incarico istituzionale sono due cose diverse», perchè in questo secondo caso «devi rappresentare tutto il Paese». Crosetto ha risposto così sul generale autore del libro "Il mondo al contrario" (che ha ricevuto nei giorni scorsi per un incontro privato). «Quando si toglierà la giacca istituzionale - l'aggiunta - potrà dire tutto quella che pensa». Rispetto al silenzio della premier Meloni sulla vicenda, il ministro taglia corto («ha cose più importanti di cui occuparsi»), così come su un'eventuale candidatura del generale nelle file di Fratelli d'Italia («non ne ho idea»).
A margine dell'incontro con il Fatto, lo stesso Crosetto ha affermato di aver detto «al generale Vannacci che applicherò le regole e darò tutte le garanzie e le tutele» e che gli sarà proposto «un impiego alternativo». Nel pomeriggio, ospite di In mezz'ora, lo stesso ministro ha rivelato di aver ripreso il generale che si era presentato «in abiti civili», dicendo che gli era stato detto dai suoi superiori che si trattava di «una cosa privata».
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