Bufera su Manuel Poletti, figlio del ministro del Lavoro Giuliano. Il web non ha gradito le dichiarazioni del membro del governo sui cervelli in fuga dall'Italia ed è andato a indagare sul lavoro del figlio. Poletti junior dirige un giornale che si chiama "Sette Sere Qui", un settimanale nato nel 1996 che copre i territori di Faenza, Lugo, Ravenna e Cervia, edito dalla Cooperativa giornalisti "Media Romagna" di Imola. Cooperativa a sua volta presieduta da Manuel Poletti.
Il giornale riceve finanziamenti pubblici e solo nel 2015 ha preso circa 191mila euro. Sui social network le informazioni hanno provocato un polverone dopo le recenti uscite del ministro del Lavoro. Poletti aveva dichiarato prima di scusarsi: "Se 100mila giovani se ne sono andati non è che qui sono rimasti 60 milioni di 'pistola'. Ci sono persone andate via e che è bene che stiano dove sono perché questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi".
Sui social hanno cominciato ad attaccare Manuel Poletti sostenendo che nn emigra perché riceve soldi pubblici. "Facile difendere #JobsAct e #voucher quando persino tuo figlio ha azienda che campa grazie a contributi editoria pagati dallo Stato", è uno dei tanti commenti su twitter. "Toh, il figlio di Poletti (lega COOP) non ha dovuto emigrare per trovare una carriera decente".
Ultimo aggiornamento: 14:47
© RIPRODUZIONE RISERVATA #PolettiFuoriDaiPiedi Poletti caro io fuori dai piedi vorrei i servi come te che hanno venduto l'Italia e tolto il futuro ai giovani
— Manuel Vulcano (@VulcanoManuel) 20 dicembre 2016
Il giornale riceve finanziamenti pubblici e solo nel 2015 ha preso circa 191mila euro. Sui social network le informazioni hanno provocato un polverone dopo le recenti uscite del ministro del Lavoro. Poletti aveva dichiarato prima di scusarsi: "Se 100mila giovani se ne sono andati non è che qui sono rimasti 60 milioni di 'pistola'. Ci sono persone andate via e che è bene che stiano dove sono perché questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi".
Il dramma del figlio del ministro #Poletti, Manuel, 42 anni e non ancora laureato, finanziato con 500.000 € in 3 anni pic.twitter.com/kaZ9Fxl4Pr
— paolo ziliani (@ZZiliani) 21 dicembre 2016
Sui social hanno cominciato ad attaccare Manuel Poletti sostenendo che nn emigra perché riceve soldi pubblici. "Facile difendere #JobsAct e #voucher quando persino tuo figlio ha azienda che campa grazie a contributi editoria pagati dallo Stato", è uno dei tanti commenti su twitter. "Toh, il figlio di Poletti (lega COOP) non ha dovuto emigrare per trovare una carriera decente".
Toh, il figlio di Poletti (lega COOP) non ha dovuto emigrare per trovare una carriera decente. Disgustoso. cc @carloalberto @ogiannino https://t.co/Zf1Q6C28q9
— Francesco Venier (@ChecoVenier) 20 dicembre 2016