Carceri, approvato il decreto,
scontro sul braccialetto elettronico

Martedì 17 Dicembre 2013
Carceri, approvato il decreto, scontro sul braccialetto elettronico
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ROMA - Approvato stasera nel Consiglio dei ministri il decreto Carceri. Lo conferma il ministro per la Giustizia Anna Maria Cancellieri.



Tra i vari temi, affrontato anche quello della revisione del processo civile.
Non di quello penale, però, per il quale la discussione slitterà probabilmente all'anno nuovo, ha detto la ministra.




Stando al testo, per i magistrati sarà poi obbligatorio imporre l’uso del braccialetto elettronico ai detenuti agli arresti domiciliari e, in caso di diversa indicazione, la scelta dovrà essere motivata.



Liberazione anticipata: lo «sconto» di buona condotta per la liberazione anticipata passa da 45 a 75 giorni ogni 6 mesi di detenzione. Resta il giudice a decidere. La misura avrà valore retroattivo dal gennaio 2010 e varrà 2 anni dall'entrata in vigore della legge. Produrrà un'uscita anticipata che nel massimo arriva a 6 mesi e per chi vede partire il conteggio dal 2010 interesserà potenzialmente 1.500 persone.



Braccialetto elettronico: oggi si può dare solo a chi sta ai domiciliari. La novità è l'applicazione esterna: affidamento in prova, permessi, lavoro esterno. La misura, oggetto fino alla fine di confronto con gli Interni, va letta anche come un incentivo ad adottarla per i magistrati, che finora l'hanno applicata poco e ora dovranno stendere delle motivazioni quando non la adottano ritenendo il soggetto troppo pericoloso. Resta fermo che il detenuto deve dare il consenso.



Affidamento in prova: viene innalzato il «tetto» di pena da scontare per il quale si può beneficiare dell'affidamento in prova ai servizi sociali: ora è 3 anni, passerà a 4, ampliando la platea: la stima è che riguardi 1000-1500 persone.



Espulsione: le misure prevedono di avviare le procedure di identificazione degli extracomunitari subito dopo la carcerazione e di incentivare l'adozione di una norma della Bossi-Fini, l'art. 16, poco applicata sull'espulsione immediata in alternativa agli ultimi due anni di pena per alcuni reati minori. La platea potenziale è molto alta, teoricamente 4-5mila persone, ma il dato si riduce di molto calato nel concreto.



Detenuti tossicodipendenti: il decreto aumenta le possibilità di affido terapeutico per i detenuti tossicodipendenti per favorire la cura nelle comunità di recupero anche in caso di recidiva per reati minori. Sempre sul fronte tossicodipendenze arriva il rato di «spaccio lieve» con pene minori da uno a 5 anni e multe per decongestionare i penitenziari.



Garante nazionale detenuti: viene istituito il Garante nazionale dei detenuti, organo indipendente preposto a una tutela extra-giudiziale dei diritti di quanti si trovano ristretti negli istituti penitenziari.
Ultimo aggiornamento: 19:41

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