Bandecchi indagato dopo la rissa in ​Consiglio comunale, il sindaco di Terni: «Lo rifarei»

«Intendo continuare a fare così fin quando gli atti degli altri non saranno democratici»

Giovedì 31 Agosto 2023
Bandecchi indagato dopo la rissa in Consiglio comunale, il sindaco di Terni: «Lo rifarei»

Il sindaco di Terni Stefano Bandecchi è stato iscritto nel registro degli indagati dalla locale Procura nel fascicolo di inchiesta aperto dopo quanto accaduto nei giorni scorsi in Consiglio comunale, quando lo stesso sindaco si era scagliato contro l'esponente di Fratelli d'Italia Marco Celestino Cecconi, venendo bloccato dalla polizia municipale.

Lo scrive oggi il Corriere dell'Umbria, specificando che si tratta praticamente di un atto dovuto. Dopo il Consiglio le minoranze si erano infatti recate dal prefetto e gli esponenti di Fratelli d'Italia anche dai carabinieri, per segnalare quanto successo.

Della vicenda, i parlamentari del Pd Walter Verini e Anna Ascani hanno invece interessato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. In particolare - secondo quanto risulta al Corriere dell'Umbria - nel fascicolo di indagine le ipotesi di reato al momento al vaglio sarebbero quelle di minaccia, oltraggio a pubblico ufficiale e di interruzione di pubblico servizio. Tra gli elementi da valutare ci sarebbe infatti anche la reazione del sindaco all'intervento di tre agenti della polizia locale presenti come prassi al Consiglio. Durante il dibattito c'era stato uno scambio di battute dai toni sempre più polemici tra Bandecchi e Masselli, assessore nella precedente Giunta e sconfitto nel ballottaggio per la guida di Palazzo Spada. «Mi devono chiedere scusa, perché quando parla un consigliere e a maggior ragione il sindaco, tutti gli altri devono stare zitti», aveva, fra l'altro, commentato il sindaco dopo l'accaduto.

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«Non sono pentito, lo rifarei»

«Assolutamente non sono pentito, lo rifarei», aveva detto al Tg1 Bandecchi tornando sulla bagarre al consiglio comunale. «Non ho sentito mie minacce, ho subito minacce e turpiloqui per mesi e dopodiché ho deciso di scagliarmi contro qualcuno dell'opposizione ma siccome non ci sono arrivato, mi hanno fermato mentre camminavo normalmente, non capisco di che state parlando», continua. «Intendo continuare a fare così fin quando gli atti degli altri non saranno democratici - continua - Per me già il garbo che tutti se ne sono usciti dall'Aula è una cosa anti-democratica quindi noi siamo andati avanti e abbiamo finito. Se questa per gli altri è democrazia, andrà avanti così».

Ultimo aggiornamento: 14:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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