Stretta sugli atti osceni in luogo pubblico. È quanto prevede una proposta di legge di Fratelli d'Italia a prima firma del viceministro Edmondo Cirielli che modifica il codice penale ripristinando il carcere per questo tipo di reato.
Atti osceni, la proposta di legge
L'obiettivo dichiarato nell'illustrazione della proposta depositata alla Camera è «contrastare in maniera più adeguata il degrado morale che affligge la nostra collettività» e «rafforzare la sicurezza dei cittadini». Si mira così anche a «tutelare la moralità pubblica e il buon costume».
Le parole di Cirielli
Il firmatario della pdl spiega all'Adnkronos: «La mia proposta, presentata a inizio legislatura, prevede la ri-penalizzazione degli atti osceni in luogo pubblico, che erano stati de-penalizzati dal ministro Orlando. Sicuramente in passato il reato di atti osceni in luogo pubblico riguardava anche i casi di prostituzione. Ma una cosa è imboscarsi, un'altra mettersi su una strada, rendersi 'visibilè in un luogo chiaramente esposto al pubblico. La Cassazione ha chiarito questo aspetto». «Con la mia proposta di legge - prosegue Cirielli - gli atti osceni ritornano a essere un reato. Ci sono purtroppo molti stranieri che si lavano nudi nelle fontane, ci sono persone malate che vanno davanti alle scuole e si masturbano. Per noi quello è un reato». La pdl prevede inoltre la reclusione «da due a sei anni» se il fatto è commesso all'interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori e aumenta la sanzione amministrativa pecuniaria fino a 500 euro se il fatto avviene per colpa.
LA PRECISAZIONE
«La proposta di legge di Edmondo Cirielli è stata presentata prima della formazione del governo e non rientra nell'agenda del governo». Lo spiegano fonti di maggioranza a proposito della proposta di legge che propone una stretta sugli atti osceni in luogo pubblico presentata dal viceministro Cirielli «il 13 ottobre».
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