Da un mese era ricoverato all'ospedale di Cittadella a causa del Coronavirus. Nessuna patologia, fisico sportivo. Le sue condizioni sono state altalenanti, ieri, improvviso, fatale, il tracollo. Abitava a Carmignano di Brenta e aveva 52 anni Carlo Stocco. Lascia tre figli, Sara, Andrea e Filippo rispettivamente di 27, 23 e 18 anni, la compagna Barbara e da otto mesi il suo grande orgoglio: il nipotino Nicolò che lo aveva reso giovane nonno.
Chi era
Carlo Stocco lavorava a Bolzano Vicentino alla Cef, azienda che distribuisce farmaci, ed era molto noto nel settore calcistico della zona. La sua grande passione era proprio il calcio. Era tifoso della Juventus, si era distinto in campo fin da giovanissimo con il ruolo di trequartista, ed era riconosciuto essere un gran mancino, impegnato anche in panchina come allenatore di società del territorio a cominciare da quella di casa, il Carmenta Calcio. «Era superattivo, non aveva nulla, questo virus non guarda proprio in faccia a nessuno - racconta sconvolta Sara, neo mamma - Mio fratello Andrea oggi (ieri, ndr) alle 13 era andato per salutarlo mai ci saremmo aspettati fosse stata l'ultima volta». Sempre ieri un altro decesso per Coronavirus, un uomo di 65 anni abitante a Grantorto.