Ambulanze private usate per il trasporto della droga tra la Sicilia e l'Abruzzo. È uno dei particolari che emerge dall'operazione "Red Drug" della Guardia di finanza di Messina che oggi, alle prime luci dell'alba, ha portato all'arresto di 8 persone facenti parti di un'organizzazione criminale dedita al narcotraffico in piena pandemia.
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La dinamica
In entrambi i casi, l'organizzazione, per eludere i controlli di polizia intensificati durante il lockdown, ha usato per il trasporto una ambulanza di una Onlus messinese. Proprio in quell'occasione, non avendo notizie del corriere ed ipotizzando che fosse fuggito, gli arrestati organizzavano un'azione di ritorsione nei confronti dei familiari. «Ci ammazziamo la famiglia direttamente... saliamo là e lo scotoliamo», si sente nelle intercettazioni. «Che gli sia passato per la testa che si poteva vendere quel coso e se ne scappa con i soldi... gli ammazziamo la mamma, la sorella, i figli, la moglie... che ha figli... moglie? Che ha? Gli sequestriamo la famiglia qua...». Una quindicina di giorni dopo, un terzo carico di circa 35 chilogrammi di marijuana, questa volta a bordo di un camion per il trasporto di alimenti, partiva alla volta della Sicilia. Anche in questo caso, la partita di droga veniva sequestrata allo sbarco nel porto commerciale di Tremestieri a Messina.