Non è facile per il mondo audiovisivo (cinema, tv, eventi sportivi) doversi confrontare con un fenomeno così capillarmente radicato come la pirateria che, come abbiamo visto, compromette il valore del mercato, dei suoi contenuti così come la crescita di tutto il settore e che, a cascata, ha conseguenze significative sull'indotto. È questo un circolo vizioso che deve essere interrotto e per farlo è necessario l'impegno e l'attenzione di tutti.
CONDIZIONI DI UTILIZZO
Pur non essendo direttamente ascrivibile nell'ambito della pirateria, fenomeni di utilizzo abusivo del servizio Dazn hanno portato la società a voler riconsiderare la modalità di offerta di tale strumento. Per fare chiarezza è giusto ricordare che nelle «condizioni di utilizzo» è chiaramente indicato che l'abbonamento dà diritto all'utilizzo del servizio Dazn su un massimo di due dispositivi contemporaneamente, chiarendo al contempo che i dati di login siano unici per lo stesso e non possano essere condivisi con altri. Accade nella pratica che nell'ambito di siti e social network venga favorita la commercializzazione degli abbonamenti tra persone che non si conoscono anche se sono presenti riferimenti circa il fatto che la condivisione è permessa solo nel gruppo familiare, al fine di offrire una rappresentazione di apparente correttezza, ricavando, poi, un guadagno da queste operazioni. Modalità di condivisioni commerciali queste, grazie alle quali gli abbonati possono rendere disponibili le proprie credenziali di accesso e ricevere in cambio denaro, che non sono consentite. Dazn ha poi precisato che nessun cambiamento relativo alla concurrency avverrà nel corso di questa stagione, tuttavia sarebbe comunque importante guardare sotto una diversa lente il tema degli abusi contrattuali che riguarda tutto il mondo delle Ott (e non solo Dazn).