Genova, 20enne ucciso dal poliziotto che aveva aggredito. La sorella: «Non dovevano usare lo spay urticante»

Lunedì 11 Giugno 2018 di Alessia Strinati
Genova, 20enne ucciso dal poliziotto che aveva aggredito. La sorella: «Non dovevano usare lo spay urticante»

La lite familiare si trasforma in tragedia a Genova. Jefferson Garcia Tomala, un 20enne di origini ecuadoriane è stato ucciso da un agente di polizia che era intervenuto nella sua abitazione dopo essere stato chiamato dalla madre. La donna ha lanciato l'allerta dopo che il ragazzo l'avrebbe aggredita a seguito di una violenta lite, ma la discussione si è trasformata in dramma.

Genova, ragazzo ucciso da poliziotto chiamato a casa dalla madre: l'agente è ferito



Dopo la chiamata nell'appartamento di via Borzoli, sarebbe arrivato sul luogo anche un equipaggio del 118 per effettuare un Tso, ma Tomala si sarebbe rifiutato e questo lo avrebbe agitato ancora di più. Il 20enne si è chiuso in una stanza, dopo che i poliziotti hanno cercato di fermarlo con uno spray urticante. C'è stato un lungo momento in cui gli agenti hanno provato a dialogare con il ragazzo, ma quando è uscito era armato di coltello si è scagliato contro di loro.

Uno degli agenti, nel tentativo di disarmarlo, sarebbe stato anche accoltellato. L'altro poliziotto ha così sparato per fermarlo e ha ucciso il giovane. Secondo quanto riportano le autorità, gli agenti avrebbero ricevuto la chiamata dalla mamma del giovane che, insieme alla sorella, si sarebbe barricata in una stanza dopo che Tomala sarebbe andato in escandescenza. Non si conoscono i motivi della lite e non si esclude che il ragazzo potesse essere sotto l'effetto di droghe o alcol, ma ad accertarlo sarà l'autopsia.

L'agente ferito è ricoverato in ospedale, ma non in pericolo di vita.

In queste ore sono state ascoltate la madre e la sorella del 20enne per capire bene la dinamica. E' stata proprio quest'ultima però a chiarire che secondo lei non sarebbe stato necessario l'uso dello spray urticante che avrebbe, secondo il suo parere, peggiorato lo stato di agitazione del fratello.

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