Divorzio all'italiana, l'avvocato matrimonialista: «Riforma innovativa, ma servono 4000 nuovi magistrati»

Mercoledì 1 Marzo 2023 di Valeria Arnaldi
Divorzio all'italiana, l'avvocato matrimonialista: «Riforma innovativa, ma servono 4000 nuovi magistrati»

Divorzio semplificato al via.

Avvocato Gian Ettore Gassani, presidente Associazione avvocati matrimonialisti italiani, come valuta la riforma?

«Indubbiamente, è rivoluzionaria, mira a uniformare i tempi delle procedure italiane a quelli del resto d’Europa. Gli elementi positivi sono molti, non mancano però le criticità».

Quali?

«Nel nostro Paese, ci sono novemila magistrati, sono pochi. Occorrono almeno altre tremila o quattromila unità. E poi bisogna calcolare i tempi per la specializzazione, prevista dalla riforma stessa: mi chiedo quanti e come potranno essere specializzati in un anno».

Come si potrebbe intervenire?

«Se non si riesce a trovare rapidamente l’adeguato numero di magistrati, perché non coinvolgere gli avvocati con venticinque anni di esperienza? Si potrebbero aprire loro le porte della magistratura, con un concorso veloce. Potrebbero rappresentare una risorsa per la giustizia, anche perché ne hanno una visione a trecentosessanta gradi».

Senza l’aumento del numero di magistrati si rischia di vanificare gli effetti della riforma?

«Quando, per separazioni e divorzi, ci sono vere e proprie guerre, non di rado anche con violenze, occorre che ci siano giudici pronti a intervenire. Caricare un magistrato di più attività rischia di andare a scapito della qualità del lavoro».

Quindi la riforma non è promossa?

«Diciamo che è una bella Ferrari senza benzina. Le leggi servono a stabilire principi ma, da sole, non bastano. Tolti i grandi tribunali di Roma, Milano e via dicendo, gli altri rischiano di trovarsi in difficoltà. Servono più magistrati o l’apertura della magistratura agli avvocati».

Oggi in che situazione sono i tribunali?

«Mancano cancellieri, personale per le procure, magistrati, appunto. E i tribunali sono già oberati da milioni di cause congelate da anni».

Quando si vedranno gli esiti della riforma?

«Bisognerà attendere un anno. E questo periodo, prima che antri in vigore il tribunale specializzato, va messo a frutto, investendo in qualità e quantità».

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Ultimo aggiornamento: 11 Marzo, 14:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA