Rigettato il ricorso presentato dalla difesa di Luca Traini alla Suprema Corte. Il Lupo di Macerata, che il 3 febbraio dello scorso anno sparò contro sei africani per vendicare il delitto di Pamela Mastropietro, resterà dunque in carcere e non ai domiciliari come chiesto dall'avvocato Giancarlo Giulianelli ora in attesa delle motivazioni dei giudici della Corte di Cassazione.
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