Roma, allarme bomba nelle scuole internazionali: dal Marymount al St.George, studenti evacuati. L'email di minacce: «Centomila dollari o facciamo esplodere l'istituto»

L'allarme in via di Villa Lauchi e nell'istituto a La Storta è rientrato dopo gli accertamenti delle forze dell'ordine. Forse lo scherzo di qualche studente.

Martedì 4 Aprile 2023 di Veronica Cursi
Roma, allarme bomba al Marymount: «Soldi o facciamo esplodere la scuola», evacuati 990 studenti, accertamenti in corso

Un email anonima, che poteva essere una spam, è arrivata questa mattina, poco dopo l'apertura della scuola.

Recitava così: «Consegnateci 100 mila dollari in bitcoin o facciamo esplodere l'istituto». Alle 8.33 del mattino un allarme bomba (fortunatamente poi rientrato) ha scosso la scuola internazionale Marymount in via di Villa Lauchi di Roma, noto istituto frequentato da ragazzi della Roma bene, oltre che da figli di diplomatici e ambasciatori. Più di 900 studenti in quel momento erano sparsi tra aule e laboratori, nell'immenso campus immerso nel verde della Cassia e sono stati fatti evacuare a scopo precauzionale.

Ma il Marymount non è stata l'unica scuola internazionale ad aver vissuto una mattinata movimentata. Anche il St.George's, istituto a La Storta, verso mezzogiorno ha fatto uscire dalle classi i suoi studenti. Anche in questo caso un'email minacciava di far esplodere la scuola. «Dicono che si tratti dello scherzo di qualche studente che sta seminando il panico tra gli istituti internazionali», raccontano i ragazzi. 

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L'evacuazione

In entrambe le scuole, comunque, è stato adottato il piano di sicurezza. Sul posto poliziotti,  vigili urbani, vigili del fuoco. I locali del Marymount sono stati passati al setaccio: aule, palestre, campi, mensa alla ricerca di eventuali ordigni, mentre i ragazzi sono stati sistemati all'esterno nei pressi di una delle uscite del campus. 

 

Il messaggio dalla scuola

Le famiglie sono state avvertite prima con un sms e poi tramite un'email che è arrivata attorno alle 9: «Abbiamo ricevuto una minaccia per la scuola - scrive la preside del Marymount Sarah Gallagher - Un'email minaccia di far scoppiare dispositivi collocati nel campus. Il messaggio chiede soldi alla scuola. In consultazione con l'ambasciata degli Stati Uniti e la polizia, abbiamo effettivamente evacuato il campus e tutti sono al sicuro sul retro nell'area vicino all'ingresso sulla Cassia. Capiamo che questo sia un momento molto preoccupante per tutti voi. Faremo tornare a casa tutti gli studenti il prima possibile. La Questura ci ha appena dato il nulla osta che potete venire a ritirare i vostri figli entrando dall'ingresso sulla Cassia. Coordineremo anche il servizio di autobus e ci metteremo in contatto con tutti». Dopo poco tempo tutti gli studenti sono stati consegnati alle loro famiglie. «Siamo stati molto ben supportati - racconta la preside - e dopo una mattinata di verifiche fortunatamente l'allarme è risultato falso. Speriamo che già domani potremo riprendere scuola come da abitudine». 

Studenti evacuati  al St. George's

Rientrato l'allarme al Marymount, si è diffuso il panico in un'altra scuola internazionale: il St.Georges'. Anche in questo caso gli studenti di tutta la scuola sono stati fatti evacuare dalle classi e disposti nei campi di calcio. Le minacce anche qui sono arrivate via email. Mentre all'American Overseas school of Rome, scuola sulla Cassia, le famiglie hanno ricevuto un'email in cui si rassicurava che le guardie del cancello, la sicurezza del campus e la reception erano state allertate. Specificando: «Per evitare emulazioni pericolose, assicuratevi che i vostri figli siano consapevoli che queste minacce sono un'azione criminale»

Video

La mail della scuola

L'Aosr, scuola internazionale sulla Cassia, ha inviato una mail che aggiorna le famiglie degli studenti. Sta valutando si chiudere l'istituto.

Cari membri della comunità AOSR,
Marymount, la New School, St. Stephens e St. George hanno ricevuto minacce di bomba nelle ultime 24 ore.  La Scuola Internazionale di Firenze ha ricevuto una minaccia simile la settimana scorsa. Nessuna di queste minacce si è tradotta in una vera minaccia o in un atto di violenza. Come previsto, questi incidenti hanno provocato gravi disagi alle scuole.

Ho parlato con il responsabile della sicurezza regionale degli Stati Uniti e il signor Piccioni è in contatto con le autorità italiane. Queste minacce sono considerate un reato grave dalle autorità e sono in corso indagini importanti.

I nostri protocolli di emergenza sono chiari e si basano sulle migliori pratiche attuali. Un allarme bomba comporterà un protocollo che potrebbe comportare la chiusura della scuola. Abbiamo controllato il nostro sistema di SMS. Vi invitiamo a cercare un SMS nel caso in cui domani fosse necessario chiudere la scuola.

Ultimo aggiornamento: 17:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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