«Venite, c'è una lite in famiglia». Con una telefonata, arrivata ai carabinieri intorno alle 12.30 di mercoledì, Marco Aiello, 38 anni, ha permesso agli uomini dell'Arma di scoprire la realtà ben più grave di quella annunciata. Quando i militari sono arrivati in via Flvio Gioia, frazione Lago di Battipaglia, hanno scoperto il corpo della moglie, Maria Rosa Troisi, 37 anni, riverso in cucina in una pozza di sangue. Ad ucciderla, con un unico fendente alla gola, proprio il marito. Il femminicidio sarebbe arrivato al termine di una violenta lite, ed è su questo che stanno indagando gli uomini del capitano Samuele Bileti.
Il tradimento
Aiello, idraulico piuttosto conosciuto in zona, ha ammesso sin dal primo momento di aver ucciso la moglie. In stato di choc, ha raccontato in caserma, durante un lungo interrogatorio, di aver agito spinto dalla gelosia per un tradimento che la donna gli avrebbe confessato mentre erano in vacanza. Sarebbe stato proprio questo sospetto a spingere Aiello a licenziarsi, lo scorso maggio, vendere la casa e trasferirsi nella frazione di Lago. Poi, delle lunghe vacanze in famiglia tra la Svizzera e Disneyland: sarebbe stato proprio durante il viaggio - come riporta La Città di Salerno - che Maria Rosa avrebbe ammesso il tradimento. Ma le dichiarazioni dell'uomo sono apparse incerte, difficili da verificare ora che la moglie non c'è più. Restano motivo d'indagine.
Chi era Maria Rosa Troisi
La coppia si era trasferita da pochi mesi dal centro di Battipaglia. Aveva preso in affitto una villetta a ridosso della litoranea in una zona affollata da case vacanze. Ma la scelta non era stata casuale: nella stessa strada, a pochi metri di distanza, vivono i genitori di Aiello. Di lui dicono sia un grande lavoratore, mentre sono poche le ricostruzioni riguardanti Maria Rosa. Casalinga e catechista, mamma di due bambini, riservata, che non aveva ancora stretto particolari amicizie in zona.
I figli dai nonni
Mercoledì mattina, mentre la loro mamma veniva uccisa dal papà, i due figli della coppia non erano in casa. Si trovavano a pochi metri di distanza, a casa dei nonni paterni, dove li aveva accompagnati proprio Aiello. Anche su questo punto dovranno far luce gli investigatori: se sarà accertato che non sia stata una casualità, l'idraulico potrebbe essere accusato di premeditazione.
Il femminicidio inaspettato
Il femminicidio ha colto di sorpresa la comunità di lago, la frazione di Battipaglia tornata recentemente silenziosa dopo l'affollamento estivo. Nessuno tra i vicini ha riferito di sentori di liti in famiglia: «La sera prima erano seduti insieme sulla panchina fuori casa loro a ridere e giocare con i loro figli», ha raccontato una donna. Resta ora da chiarire il motivo che ha generato la lite: non risultano denunce precedenti fatte né dalla vittima né da Aiello.
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