«Sono incinta, non voglio più rubare». Borseggiatrice rom pestata a sangue in metro a Roma, il video e la paura dei passeggeri

La 39enne si è ribellata ai componenti del suo stesso campo nomadi, così è scoppiata la maxi-rissa all'altezza di Termini

Sabato 6 Aprile 2024 di Aurora Magistri
«Sono incinta, non voglio più rubare». Borseggiatrice rom pestata a sangue in metro a Roma, il video e la paura

Calci, pugni, chiazze di sangue e urla: “Chiamate la polizia!” si sente gridare. La scena che si palesa davanti agli occhi dei viaggiatori della metro B è a dir poco agghiacciante. Accasciata a terra è una donna, ha 39 anni ed è all’ottavo mese di gravidanza, si protegge la pancia e tiene la testa bassa. Il suolo su cui è stesa è sporco del suo stesso sangue. La rom, stremata e dolorante, tenta di allontanarsi dai sui aggressori; quando cerca di tirarsi su glielo si impedisce, si insiste con percosse senza pietà.

Pestata in metro, la rom si ribella

 

Sono circa le 17.30 del giorno 5 aprile, quando a Termini i viaggiatori sono costretti ad assistere ad un tale obbrobrio. «Sono incinta, non voglio più rubare, non ce la faccio più». La donna avrebbe espresso il suo desiderio di cambiare vita, avrebbe pregato i suoi protettori di poter smettere di delinquere. La sua volontà non è stata accolta; il ricatto non è bastato e la lite furibonda non tarda ad arrivare. Le donne e gli uomini facenti parte del suo stesso campo nomadi vogliono farle capire chi è che comanda.

La gravidanza non rappresenta un ostacolo e la crudeltà è palpabile: gli uomini non esitano ad infierire contro la futura madre. Colpi a non finire sul corpo della donna che non riesce a difendersi in alcun modo. Le altre rom, invece, si limitano a sputare su di lei.

Roma è «il paradiso degli scippatori»: la denuncia virale sui gruppi social, su TikTok le zone a rischio

Borseggiatrice con 9 figli tra Milano e Roma: «Guadagno fino a mille euro al giorno. Ma non ho vita sociale: mio marito è geloso»

Delle immagini forti, queste diffuse da Welcome to favelas, che certamente sconvolgono i viaggiatori. Alcuni di loro, però, trovano la forza e tentano di aiutare. Un uomo interviene cercando di far alzare la giovane donna da terra; altri urlano affinché qualcuno avverta la polizia. Ben presto l’aggressione viene sedata grazie all’intervento delle forze dell’ordine. La donna, invece, viene portata d’urgenza al Policlinico Umberto I. Un avvenimento a dir poco efferato e disumano che fa riflettere sulla brutalità degli uomini.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci