«Mi dispiace per la morte di una persona e mi dispiace anche perché dal 2015, con le ultime dichiarazioni che ha fatto, nessuno l'ha più ascoltata. Forse era il caso che qualcuno la sentisse; io gliel'ho chiesto più volte in passato, ma non ha mai voluto incontrarmi». Lo afferma all'Adnkronos Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi, riferendosi alla morte di Sabrina Minardi e alle dichiarazioni che fece sulla scomparsa della sorella. «Ad alcune cose che ha detto Minardi ho sempre creduto.
La scomparsa
È morta a 65 anni Sabrina Minardi, ex moglie del calciatore Bruno Giordano e partner di Enrico De Pedis, boss della Banda della Magliana conosciuto come Renatino. Minardi, che ebbe un ruolo fondamentale nel caso di scomparsa di Emanuela Orlandi, è morta ieri in provincia di Bologna. Grazie alle sue dichiarazioni nel 2006 venne aperta una seconda inchiesta sulla scomparsa della giovane cittadina vaticana.
Il ruolo
Sabrina Minardi è «morta serenamente come chi sa di aver detto la verità. Si è spenta dopo essere stata dal parrucchiere, si era fatta bionda e bella perché aspettava i suoi affetti più grandi... È morta nel sonno, Sabrina... e a me dispiace umanamente e professionalmente. Non uno, ma mille gli spunti che ha offerto alle indagini, ma chi avrebbe dovuto e potuto coglierli, non ha voluto farlo. Non ultima la Commissione d'inchiesta sul caso di Emanuela Orlandi». Così su Facebook Raffaella Notariale, giornalista che scrisse con Sabrina Minardi il libro 'La Supertestimone del Caso Orlandi' con la prefazione di Pietro Orlandi. «Dopo Tizio, Caio, Sempronio, il palo della luce, due volte lo zerbino... Esattamente, che cosa aspettavate, Vossignori?'', aggiunge la giornalista nel post.