Alessandro vittima dei bulli, suicida a 13 anni a Gragnano: indagata anche la fidanzatina

Alessandro Cascone morì cadendo dalla finestra. Fissata udienza dal tribunale per i Minorenni

Venerdì 16 Febbraio 2024 di Dario Sautto
Alessandro vittima dei bulli, suicida a 13 anni a Gragnano: indagata anche la fidanzatina

Alessandro fu bullizzato fino a pochi minuti prima della decisione estrema e al terribile inganno potrebbe aver partecipato anche la sua fidanzatina. È questo il dubbio che ha spinto il giudice per l'udienza preliminare del tribunale per i Minorenni di Napoli, Clara Paglionico, a fissare una udienza camerale per il prossimo mese di marzo, chiamando cinque adolescenti a difendersi, nell'ambito del procedimento per la morte del 13enne di Gragnano che si tolse la vita la mattina del primo settembre 2022.

Tra questi, per la prima volta figura anche la fidanzatina di Alessandro, che inizialmente con la sua testimonianza era stata la prima a indirizzare gli investigatori verso la pista del bullismo.

Nel corso delle indagini difensive accanto a Nello e Katia, i genitori di Alessandro, ci sono gli avvocati Mario D'Apuzzo, Emilio Longobardi e Giulio Pepe, che hanno nominato un pool di esperti tra cui il criminologo Giacomo Di Gennaro e la psicologa Monica Siniscalchi e di quelle condotte dai carabinieri della stazione di Gragnano e della sezione operativa della compagnia di Castellammare di Stabia, sono emersi alcuni inquietanti messaggi. Chat durate alcuni giorni e arrivate fino a pochi minuti prima della decisione estrema di Alessandro, che perse la vita dopo un volo dalla finestra al quarto piano. 

 

Sullo sfondo, poi, alcuni episodi di bullismo subiti da Alessandro all'esterno della scuola che frequentava e in estate. A spingere Alessandro a compiere quel gesto ci sarebbero una serie di inganni creati ad arte da cinque minorenni, con la probabile regia di un adulto, la cui posizione resta al vaglio della Procura di Torre Annunziata. Bugie, minacce, insulti e persecuzioni che, negli ultimi tre giorni di vita, avrebbero scosso ulteriormente il ragazzino che, la sera prima della sua morte, avrebbe cominciato a maturare quella decisione arrivata il mattino seguente, mentre era solo in casa. Infine, l'ultimo messaggio inviato in chat proprio alla fidanzatina, di cui lui si fidava, ma che potrebbe aver messo su quel castello di menzogne, fatale per un ragazzino di 13 anni.

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Lo scorso mese di ottobre, il pm Nicola Ciccarelli aveva chiesto l'archiviazione della posizione dei quattro minorenni indagati, ma una dettagliata opposizione presentata dai legali dei genitori di Alessandro ha spinto il giudice ad approfondire la vicenda, vagliando la posizione della fidanzatina, con i reati ipotizzati che sono quelli di stalking e omicidio colposo. Nella loro memoria, i legali della famiglia di Alessandro hanno chiesto ulteriori indagini e, in realtà, di «rileggere gli elementi raccolti» poiché in quel materiale «ci sono già le prove» del profondo turbamento vissuto da Alessandro in quelle ultime drammatiche ore di vita. Cos'è successo tra la sera del 31 agosto e le 11 del giorno successivo è raccontato da alcuni testimoni e, soprattutto, dalle chat recuperate dopo una complessa perizia sui vari cellulari. 

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