Vaccino Covid, dopo quanti giorni si diventa immuni? Domande e risposte chiave (anche sul cenone)

Problema nuova variante JN.1 che si unisce all'emergenza influenzale

Sabato 23 Dicembre 2023 di Guglielmo Nappi
Vaccino Covid, dopo quanti giorni si diventa immuni? Domande e risposte chiave (anche sul cenone)

I contagi Covid continuano a crescere tanto che sono tornate a crescere le somministrazioni del vaccino in Italia. Al 21 dicembre le dosi sono state un milione e 721.365 come riferisce la dashboard disponibile sul sito del ministero della Salute. Il tutto in concomitanza con l'aumento dei contagi che registrano un + 10% nell'ultima settimanaPer la prima volta, oltretutto, sono disponibili vaccini per proteggere contro Covid-19, influenza e virus respiratorio sinciziale, noto come Rsv. Di seguito domande e risposte chiave sul Covid.

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Il Covid e la nuova variante sono pericolosi?

Il problema è la nuova variante JN.1.

La concomitanza tra questa sottovariante, bassi tassi di vaccinazione e un aumento dei ricoveri Covid-19 potrebbe portare a una ondata piuttosto seria. «La vaccinazione - raccomanda il Cdc statunitense - rimane il modo migliore per proteggere te stesso e i tuoi cari dagli esiti gravi di malattie respiratorie virali». I vaccini possono aiutare a ridurre lo sforzo sugli ospedali causato da un numero eccessivo di pazienti.

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Covid, il Natale fa paura?

Avvicinandoci al Natale, le vaccinazioni giocheranno un ruolo importante nella prevenzione della diffusione del virus. Va detto, però, che ci non è vaccinato non avrà alcuna copertura a Natale e nei giorni seguenti. Gli italiani che trascorreranno le Feste a letto o alle prese con malanni di stagione saranno circa un milione. Così il virologo dell'università di Milano Fabrizio Pregliasco: «Per tutti la raccomandazione non fate gli eroi, non vi imbottite di farmaci fino ad azzerare i sintomi pur di partecipare a tavolate e riunioni di famiglia perché fate male voi stessi e soprattutto agli altri». Quanto alle cure per chi il virus se lo è già preso, Pregliasco raccomanda innanzitutto il «riposo per quanto possibile, e solo per i fragili, laddove indicato, l'aggiunta dell'antivirale per bocca Paxlovid. Per gli altri - spiega - si possono assumere farmaci antinfiammatori o antitosse a patto che si faccia un'automedicazione responsabile. No assoluto all'antibiotico autoprescritto», ammonisce il virologo, «e sempre rispettando i dosaggi prescritti per attenuare i sintomi senza azzerarli, perché - spiega - questi farmaci modulano la risposta infiammatoria: se noi azzeriamo i sintomi facciamo il gioco del virus, intanto perché, imbottiti di medicine facciamo tutto quello che non dovremmo fare», cioè partecipiamo alla convivialità natalizia «che mette a rischio noi e gli altri. Ricordiamo poi che la febbre stessa è un sintomo positivo dell'organismo, come risposta immunitaria per colpire il virus.

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Cosa accade se mi vaccino oggi, sabato 23 dicembre?

Se ci si vaccina oggi l'immunità completa non entrerà ufficialmente in vigore fino al 5 gennaio. Va detto anche, però, che la copertura varia da individuo a induividuo. «Poiché la maggior parte delle persone è già stata precedentemente vaccinata o è stata infettata, il sistema immunitario non ha bisogno di così tanto tempo prima di iniziare a generare anticorpi», sottolinea il dottor Peter Chin-Hong, specialista in malattie infettive presso l'Università della California a San Francisco. Se hai un minimo di immunità da Covid-19 e decidi di fare il vaccino ora, gli esperti dicono che potresti essere protetto in tempo per il Capodanno. La protezione contro il Covid, osservano tutti gli esperti mondiali, è comunque più forte circa tre-sei mesi dopo la vaccinazione.

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Quali precauzioni si possono adottare contro il Covid?

Senza l'aiuto del vaccino è fondamentale indossare una maschera di alta qualità - come una N95 - nei luoghi affollati. L'uso della mascherina è fondamentale in aree con limitata ventilazione e flusso d'aria, come (ad esempio) i le aree imbarchi degli aeroporti dove i passeggeri attendono in piedi. La regola vale per ambienti chiusi come gli gli studi medici. «In caso di sintomi lievi, indossare una maschera impedisce alle altre persone di prendere quello che hai, anche se è un raffreddore comune», sottolinea Chin-Hong. Può anche essere utile tenere una mascherina protettiva in tasca, borsa o zaino, per averne la disponibilità all'ultimo minuto.

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Covid, devo andare in pronto soccorso in caso di contagio?

La raccomandazione dei medici e di curare il Covid a casa se non si è in presenza di casi particolarmente gravi. Da sottolineare l'intervento sui social di Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova. «Raccomando ai cittadini nei prossimi giorni di festa di venire al pronto soccorso e in ospedale solo per situazioni da pronto soccorso e da ospedale. La maggioranza delle infezioni respiratorie di stagione, Covid e influenza comprese, si curano meglio a casa».

Covid, quali regole per cenone e pranzo di Natale?

«Dobbiamo proteggere i fragili sia con la vaccinazione che con sistemi di protezione individuali: se si ha qualche sintomo, tosse o raffreddore, bisogna evitare di esporre gli anziani. Se devo andare a trovare i nonni utilizzo la mascherina. Possiamo fare il nostro cenone di Natale ma usando il buon senso. Sarà un Natale sicuramente sereno se metteremo in pratica queste poche misure». Così il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia.

Ultimo aggiornamento: 26 Dicembre, 08:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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