Papa Francesco: «Ideologia del gender? Un brutto pericolo, cancellare la differenza è cancellare l’umanità». Presto un documento

Bergoglio (ancora raffreddato) ha voluto lanciare un messaggio chiaro

Venerdì 1 Marzo 2024 di Franca Giansoldati
Papa Francesco: «Ideologia del gender? Un brutto pericolo, cancellare la differenza è cancellare l’umanità». Presto un documento

Con una voce ancora un po' debole Papa Francesco ha lanciato alla Chiesa un messaggio fortissimo. «Ho ancora il raffreddore e mi affatica leggere. Ma vorrei sottolineare una cosa: è molto importante che ci sia questo incontro, questo incontro fra uomini e donne, perché oggi il pericolo più brutto è l’ideologia del gender, che annulla le differenze».

La Gender Theory per Bergoglio non è più una sorta di complotto della destra conservatrice per screditare e impedire il progresso per le persone transgender, ma un pericolo vero e proprio sul quale da tempo lui stesso martella con insistenza, al punto da aver chiesto di elaborare un documento la cui uscita pare imminente. 

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DOCUMENTO

«Ho chiesto di fare studi a proposito di questa brutta ideologia del nostro tempo, che cancella le differenze e rende tutto uguale; cancellare la differenza è cancellare l’umanità. Uomo e donna, invece, stanno in una feconda “tensione”. Io ricordo di aver letto un romanzo dell’inizio del Novecento, scritto dal figlio dell’Arcivescovo di Canterbury. Il romanzo parla del futuribile ed è profetico, perché fa vedere questa tendenza di cancellare tutte le differenze. È interessante leggerlo, se avete tempo leggetelo, perché lì ci sono questi problemi di oggi; è stato un profeta quell’uomo» ha detto il Papa ai partecipanti di un convegno sulla antropologia delle vocazioni.

EUROPA

 L'ideologia gender che si sta velocemente diffondendo con una certa enfasi anche dalle politiche di Bruxelles - come ha denunciato Francesco durante il suo ultimo viaggio in Ungheria - per la Chiesa resata qualcosa di allarmante, sbagliato e da correggere. A riprendere il filo del discorso e chiedere di elaborare un documento è stato il cardinale svedese Anders Arborelius, punto di riferimento a livello europeo di una Chiesa decisa a fare da argine a questa deriva. Due anni fa Arborelius aveva elaborato uno scritto che era poi stato fatto firmare alle conferenze episcopali scandinave. Si faceva presente che è solo la natura, la biologia a determinare i sessi degli individui, e non tanto la cultura, con buona pace delle correnti ispirate alla filosofa francese Simone de Beauvoir che considerava il femminile qualcosa di progettato e definito dall'uomo e imposto alle donne. Famosa la sua frase: «nessuna donna è nata, si tratta di essere.»

«Fondamentalmente, l'essere umano rimane sempre un essere umano, uomo o donna che sia. Dio ci ha voluti così» spiegava Arborelius. «Anche se l'uomo e la donna scelgono un genere diverso, rimangono così come sono». Oggi però «ci sono ideologie con le quali - per la Chiesa - è assai difficile entrare in dialogo». 

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