Militanti della Lega hanno protestato questa mattina in una serie di caselli autostradali del nord contro l'aumento dei pedaggi scattato all'inizio dell'anno. La manifestazione principale si è svolta a Gallarate, lungo la A8 in provincia di Varese, dove sono presenti tra gli altri il segretario Matteo Salvini e il presidente Umberto Bossi.
«Sono qui e non pagherò il casello dichiarando che il servizio fa schifo: è una questione di giustizia sociale, perchè ci sono mille chilometri di autostrade al sud gratis e bastonano il nord», ha detto il segretario della Lega. Quello dei rincari scattati nel 2014 per Salvini «è razzismo».
Un centinaio i leghisti che con bandiere e striscioni hanno presidiato le corsie di uscita dell'autostrada: il loro scopo è di presentarsi in auto alla barriera e dichiarare di non voler pagare il pedaggio poiché «insoddisfatti del servizio». Un luogo anche simbolico, Gallarate, per i leghisti: da queste parti nel 1992 il primo Carroccio con Bossi protestò giorno e notte contro la costruzione della nuova barriera di Cavaria, quella dove oggi i militanti si presenteranno per non pagare.
Allora come oggi i lumbard sostengono che sia iniquo il trattamento nei confronti del nord «mentre al sud non si paga l'autostrada».
Secessione, secessione il grido che ha accolto l'arrivo di Salvini e di Bossi. Diversi segnali di nervosismo da parte dei militanti leghisti nei confronti dei giornalisti.
Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio, 15:53
«Sono qui e non pagherò il casello dichiarando che il servizio fa schifo: è una questione di giustizia sociale, perchè ci sono mille chilometri di autostrade al sud gratis e bastonano il nord», ha detto il segretario della Lega. Quello dei rincari scattati nel 2014 per Salvini «è razzismo».
Un centinaio i leghisti che con bandiere e striscioni hanno presidiato le corsie di uscita dell'autostrada: il loro scopo è di presentarsi in auto alla barriera e dichiarare di non voler pagare il pedaggio poiché «insoddisfatti del servizio». Un luogo anche simbolico, Gallarate, per i leghisti: da queste parti nel 1992 il primo Carroccio con Bossi protestò giorno e notte contro la costruzione della nuova barriera di Cavaria, quella dove oggi i militanti si presenteranno per non pagare.
Allora come oggi i lumbard sostengono che sia iniquo il trattamento nei confronti del nord «mentre al sud non si paga l'autostrada».
Secessione, secessione il grido che ha accolto l'arrivo di Salvini e di Bossi. Diversi segnali di nervosismo da parte dei militanti leghisti nei confronti dei giornalisti.