Castello delle Cerimonie, caos matrimoni: pioggia di disdette, ma si può ancora prenotare. Prezzi e cosa succede

I dipendenti si sono riuniti all'esterno del Comune di Sant'Antonio Abate per chiedere alla sindaca un confronto che faccia chiarezza sul loro futuro

Lunedì 19 Febbraio 2024 di Alessio Esposito
Castello delle cerimonie, cosa succede ai matrimoni già organizzati? Pioggia di disdette, ma si può ancora prenotare: ecco i prezzi

Sono decine le coppie di sposi che quest'estate sognavano di festeggiare il proprio matrimonio al Grand Hotel "La Sonrisa", meglio conosciuto come il "Castello delle Cerimonie" grazie all'omonima trasmissione tv. Sognavano, perché dopo la confisca dell'immobile a Sant'Antonio Abate (Napoli) in molti stanno provvedendo a disdire la propria prenotazione. Il danno economico è notevole, soprattutto per i clienti che avevano già invitato amici e parenti: il costo di un pranzo a "La Sonrisa", infatti, va dagli 80 ai 120 euro a persona.

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Castello delle Cerimonie, pioggia di disdette e dipendenti in rivolta

Ma oltre ai promessi sposi - che telefonano con insistenza alla reception - sono soprattutto i circa 150 dipendenti, tra fissi e stagionali, a temere per il proprio futuro, anche in considerazione del consistente indotto che ruota intorno alle cerimonie principesche che organizza il "Castello".

Molti di loro si riuniti stamattina, 19 febbraio, all'hotel e si sono diretti verso il Comune di Sant'Antonio Abate, per chiedere che una loro delegazione venga ricevuta dalla sindaca Ilaria Abagnale, alla quale intendono manifestare le proprie preoccupazioni e la richiesta di attivarsi per assicurare all'hotel la continuità lavorativa.

L'indotto generato dal "Castello", infatti, rappresenta un'importante fonte di reddito per circa 300 famiglie della zona.

Prenotazioni ancora attive: ecco i prezzi

Mettersi in contatto con la struttura non è semplice, anche in virtù della valanga di disdette che i centralini si stanno trovando a gestire in queste ore. Tuttavia, sui portali online per le prenotazioni la struttura sembra funzionare ancora regolarmente. Su Booking.com, ad esempio, le camere per il weekend del 24-25 febbraio sono tutte al completo, ma provando a effettuare una prenotazione per altre date, le stanze risultano disponibili. Il costo? Una doppia per una notte fra l'8 e il 9 marzo costa 152 euro.

La speranza dei dipendenti, così come di coloro che intendevano festeggiare le proprie nozze al "Castello", è che la struttura possa continuare a funzionare regolarmente anche sotto la gestione dell'amministrazione comunale, a cui "La Sonrisa" è stata affidata dopo la confisca per lottizzazione abusiva.

@ilmessaggero.it Il Grand Hotel la Sonrisa, noto anche come il Castello delle Cerimonie dall'omonima trasmissione tv, in provincia di Napoli è stato confiscato per lottizzazione abusiva. Cosa succede ora a chi aveva prenotato le nozze? . . . [Alessio Esposito / #IlMessaggero] #bossdellecerimonie #castello #lasonrisa #napoli #tv #realtime ♬ Summer - Croquet Club

 

La preoccupazione dei lavoratori

«Abbiamo appreso solo dai media della sentenza che riguarda la nostra fonte di lavoro», afferma Emma, addetta alla reception. «Stiamo vivendo momenti di profonda angoscia ed incertezza, perché vogliamo continuare a lavorare. Tra noi ci sono famiglie che pagano un mutuo, il fitto di casa, che hanno figli da mantenere all'università e vorremmo essere rassicurati sul nostro futuro».

«Ci sono coppie di sposi per le quali sono già organizzate cerimonie nuziali da qui ai prossimi mesi. Che hanno fatto partire le partecipazioni e hanno investito tanto sulla festa per il loro giorno più bello», aggiunge Emma, che si fa portavoce dei suoi colleghi. «Ci chiedono cosa sta succedendo. E noi, che abbiamo sempre rispettato la clientela accogliendola e assistendola con grande attenzione e impegno, per la prima volta siamo costretti a rispondere con vaghezza. Chiediamo che le istituzioni ci aiutino: abbiamo bisogno di certezze sul nostro lavoro. Non è un bel messaggio quello che stiamo dando. Ne vale anche dell'immagine della nostra città, diventata famosa nel mondo proprio grazie al servizio che diamo con la Sonrisa».

«Abbiamo chiesto rispettosamente le autorizzazioni alle forze dell'ordine e al Comune - spiega Emma - perché noi non vogliamo disturbare né fare baccano. Però vogliamo fare capire che abbiamo bisogno di lavorare. Saremo ricevuti in delegazione dal sindaco, ma saremo in tanti, perché davanti al Comune porteremo anche le nostre famiglie».

Ultimo aggiornamento: 20:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA