Tragedia al canile rifugio: ammazza
moglie e suocera, poi si toglie la vita

Venerdì 26 Febbraio 2016
I carabinieri al canile provinciale di Rovigo
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ROVIGO - Tragedia al canile rifugio provinciale di Fenil del Turco, coinvolta una famiglia. Un uomo, quarantenne albanese "Rino" Begu che vive a Boara Polesine, ha ucciso la moglie Rosica Montana, 31 anni, e la suocera Maria Ascarov, custode della struttura, entrambe moldave, ma da tempo in Italia, poi si è tolto la vita. Gravemente ferito il compagno della Ascarov, di nazionalità uzbeka. Maria Ascarov, che ha anche un figlio adolescente, faceva appunto la custode al rifugio fin all'apertura nel 2007, vivendo nella casa appositamente realizzata. Da un paio di mesi ospitava anche la figlia, che si era separata dal marito e aveva portato con sé i due figli piccoli, una femmina e un maschio di 2 e 11 anni. Ieri Begu era andato nella casetta accompagnato dai carabinieri, perché voleva vedere i due bambini, che lei non gli permetteva di visitare.
 


Oggi verso le 18.30 è tornato, armato, e si è compiuta la strage. Un testimone racconta che il compagno di Maria Ascarov è uscito alla casetta sanguinante, dicendo: «Cosa ha fatto ai miei figli!»: è ricoverato in gravi condizioni. I bambini e l'altro figlio di Maria risultano fortunatamente illesi. In quel momento al canile si trovavano anche due volontari, Claudio Cesaretto e Sara Brandolese. Lui si trovava dentro il rifugio, lei stava dando da mangiare ai cani. Hanno sentito gli spari. Sul posto sono accorsi i carabinieri, con la zona che è stata bloccata nell'unica strada di accesso, e i due testimoni sono stati portati via.
 


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Ultimo aggiornamento: 29 Febbraio, 19:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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