Zanonato: «Risultato disastroso, il Pd
non ha capito i problemi della gente»

Mercoledì 31 Marzo 2010 di Nicoletta Cozza
Flavio Zanonato e Giuseppe Bortolussi (Vinicio)
PADOVA (31 marzo) - Il risultato nazionale del Pd disastroso. Ora il partito deve fare una "conversione culturale", perch per avere il consenso della gente, bisogna capire i suoi problemi. Flavio Zanonato, sindaco di Padova, uno dei pochi capoluoghi in cui il Pd ha tenuto mandando in Regione tre consiglieri, fa un’analisi del voto senza alibi per il centrosinistra.



Si aspettava questo responso dalle urne?

«Nel Veneto i sondaggi avevano anticipato quanto successo. Neppure il risultato del Lazio mi sorprende: dopo un fallimento clamoroso, lì chi poteva votare per noi? Mi ha sorpreso, invece, quanto è successo in Piemonte».



Bortolussi è stato travolto dall’uragano-Zaia. Avete sbagliato candidato?

«La mia idea è che non puoi scaldare le tifoserie, ma devi avere un terreno di confronto in cui la razionalità risulti vincente. Come? Cercando di spostare gli altri dalla tua parte. Il Pdl ha perso voti e la Lega li ha intercettati perché ha i sensori accesi dalla parte di chi ha problemi, di chi è senza lavoro, o di chi chiede sicurezza. I leghisti sono riusciti a far cambiare opinione a una parte dell’elettorato e il ceto popolare ha come punto di riferimento la Lega, non il Pd».



Chi ha preferito la Lega al Pd?

«Sicuramente molti lavoratori dipendenti. Considerato che non esistono sindacati del Carroccio che li tutela, bisognerà capire perché si sono aperte falle del genere. Chi vota in modo diverso lo fa se è scontento, per migliorare la sua condizione. Dando fiducia alla Lega tantissimi elettori hanno pensato questo».



Centrosinistra poco credibile.

«Bossi dopo la comunicazione dei risultati ha detto cose interessanti, dimostrando di aver interpretato bene le necessità della gente. Ha intercettato il consenso degli operai, a cui il Pd non ha dato certezze. Tanto di cappello. Va anche detto che i leghisti sono alleati con il centrodestra, ma non fanno parte di quel mondo. Anche nel linguaggio sono più moderati rispetto agli esponenti del Pdl. Maroni, Bossi e Calderoli non si lasciano andare agli eccessi di Berlusconi, o di La Russa».



Possibile un’alleanza Pd-Lega?

«In questo momento non è all’ordine del giorno».



Imperativi per il futuro?

«Intercettare i bisogni dei cittadini e allargare il consenso, come ho fatto io, nominando vice presidente di AcegasAps l’ex rettore Vincenzo Milanesi».
Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 09:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA