VICENZA - Ha lasciato in maniera inopportuna e imprudente la borsa in evidenza sul sedile della sua auto, con all'interno cellulare, portafoglio, documenti personali e carte di credito, ma soprattutto i codici sia dei bancomat bancari che di un importante ente pubblico in cui lavora a Vicenza. E al ritorno da una passeggiata ha constatato che qualcuno aveva spaccato il vetro posteriore e rubato tutto.
Proragonista della disavventura una donna vicentina di 40 anni che ieri pomeriggio ha deciso di fare un giro nel parco del Museo del Risorgimento, situato sopra la Basilica di Monte Berico. Una volta accortasi del furto non le è restato che recarsi in Questura per denunciare il furto, dove ha riferito la presenza nella borsa del codice pin del bancomat e del pin del badge di lavoro.
A quel punto per la Polizia si è resa necessaria, la notte scorsa, un’intensificazione dei controlli da parte del servizio di sicurezza nel posto di lavoro, per evitare che il ladro decidesse di introdursi negli uffici, cosa che invece non è avvenuta. Almeno sino alla tarda mattinata di oggi non si avevano notizie di intrusioni o di prelievi di soldi nello sportello bancomat, che nel frattempo la donna aveva provveduto a bloccare attraverso il suo istituto di credito.
Ultimo aggiornamento: 15:20
© RIPRODUZIONE RISERVATA Proragonista della disavventura una donna vicentina di 40 anni che ieri pomeriggio ha deciso di fare un giro nel parco del Museo del Risorgimento, situato sopra la Basilica di Monte Berico. Una volta accortasi del furto non le è restato che recarsi in Questura per denunciare il furto, dove ha riferito la presenza nella borsa del codice pin del bancomat e del pin del badge di lavoro.
A quel punto per la Polizia si è resa necessaria, la notte scorsa, un’intensificazione dei controlli da parte del servizio di sicurezza nel posto di lavoro, per evitare che il ladro decidesse di introdursi negli uffici, cosa che invece non è avvenuta. Almeno sino alla tarda mattinata di oggi non si avevano notizie di intrusioni o di prelievi di soldi nello sportello bancomat, che nel frattempo la donna aveva provveduto a bloccare attraverso il suo istituto di credito.
