Donne Pd. Filippin si allinea a Renzi,
Sbrollini contro Zaia: "Che vergogna"

Mercoledì 21 Gennaio 2015
Donne Pd. Filippin si allinea a Renzi, Sbrollini contro Zaia: "Che vergogna"
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BASSANO - Ragionare con la propria testa. Ma se poi il Partito dice il contrario ecco che arriva il dietrofront in barba, a quanto sembra, alle convinzioni personali. Sta facendo discutere l'atteggiamento ed il relativo post esplicativo su Facebook con il quale la senatrice bassanese del Partito Democratico Rosanna Filippin ha affrontato in queste ore la discussione sulla legge elettorale ed in particolare quella relativa all'emendamento Gotor: "Il primo emendamento a firma Gotor è stato respinto - scrive la senatrice sul proprio profilo Facebook - 170 voti contro, 116 a favore e 5 astenuti. Io all'inizio l'avevo sottoscritto perché avrei preferito che tutti i parlamentari fossero scelti con le preferenze. Ma quando il segretario del mio partito, la direzione, l'assemblea dei senatori, il governo danno parere contrario, io rispetto tale indicazione. Sono fatta così".



Apriti cielo o meglio, apriti Facebook con svariati commenti, sia favorevoli che contrari all'atteggiamento della senatrice bassanese sul cui profilo personale la discussione è diventata infuocata. Nel frattempo è stata la stessa Filippin, poco dopo, a spiegare meglio i contenuti dell'emendamento Gotor e dei suoi effetti; ciò che non è dato a sapere per il momento sono gli eventuali effetti che questo cambio in corsa, annunciato e spiegato dalla diretta interessata sul social network, potrebbe avere in futuro. Bersaniana ai tempi delle primarie la Filippin ha poi appoggiato senza resistenze, almeno fino a quanto visto oggi, l'attuale leader del Partito Democratico Matteo Renzi. Avrebbe voluto votare diversamente, ma la posizione dei suoi "superiori" l'ha spinta a cambiare idea.



Più assertiva invece la parlamentare vicentina Daniela Sbrollini sulle linee che sta prendendo le legge per il voto regionale. "Che vergogna!" ha esclamato quando ha saputo che l'emendamento sulla doppia preferenza di genere per le elezioni del consiglio regionale è stato bocciato per tre soli voti.



"E' l'ennesima occasione persa. Ci eravamo illusi troppo presto che in questa Regione qualcosa potesse cambiare, invece la maggioranza Forza Italia-Lega rimane nell'intenzione di immobilismo che ha caratterizzato questi anni di malgoverno. Lo spirito conservativo ha prevalso sulla voglia di cambiamento delle minoranze, speriamo siano gli ultimi mesi di una giunta che ha pesantemente rallentato la nostra regione non solo dal punto di vista economico ma anche sul piano sociale, dei diritti e delle pari opportunità".



"Ad oggi nel Consiglio Regionale - ha aggiunto la parlamentare del Pd - le donne sono decisamente sotto rappresentate e rischiano di esserlo anche nella prossima. Il Veneto non può e non deve rinunciare all'energia delle donne. Nel 2012 sono stata la prima firmataria della legge nazionale che ha consentito in questi ultimi due anni di far eleggere migliaia di donne in migliaia di consigli comunali in tutto il Paese: non un'imposizione della quota rosa, ma si lascia l'elettore libero di esprimersi sia con il voto di preferenza ad un uomo sia per una donna. Già Campania ed Emilia Romagna hanno adottato questa regola anche in Regione. Sono certa che gli elettori saranno migliori della giunta che ci ha governato e sapranno scegliere tante donne competenti per guidare la nostra Regione nei prossimi 5 anni". Un evidente assist di Sbrollini alla collega Alessandra Moretti, l'anti Zaia...
Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 22:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA