PARIGI - All’Hotel Ritz di Place Vendome, lusso, bellezza, mito e leggenda si mescolano tra passato e futuro, mentre sfilano le donne dee portafortuna del mazzo di tarocchi ridisegnato da Donatella Versace nella collezione haute couture per il prossimo inverno della casa della Medusa, che cattura tutta la magia, il mistero e la simbologia di quest’antica arte divinatoria. Nella piscina
dell’hotel, che nel ‘97 ospitò l’utima sfilata di Gianni Versace pochi giorni prima della sua tragica scomparsa a Miami ed ora aperta un’ultima volta prima della chiusura per il total restyling voluto dal proprietario Mohamed Al Fayed, le modelle escono da porte girevoli specchiate e, al ritmo di «Lascia ch’io pianga» del Rinaldo di Handel mixato al brano rock-pop «Kiss» di Prince dal dj-compositore Frederic Sancez, sfilano su una pedana di lamiera allestita per l’occasione con la Medusa scolpita sul fondale, simbolo della maison e della imprevedibilità femminile.
26 donne dee in abiti e soprabiti unici. Alcuni, stretti in vita da cinture-bustier chiuse da decine di fibbiette, ripropongono «il Sole», «gli Amanti», «il Mondo» e «la Luna» dei tarocchi stampati su chiffon di seta tagliata e ricomposta a listini. Altri, luminosissimi e leggeri, riprendono sulle cinture i numeri romani della carta divinatoria simbolo della «Fortuna» e seducono con ricami e lavorazioni patchwork in chiffon di seta verde lime, lampone rosa o azzurro, bordato in pelle e impreziosito da migliaia di cristalli Svarowski. Le mannequin sfilano sui tacchi altissimi di stivaletti fatti di sottili listini in pelle, ciascuna sfoggiando al dito un grande anello della prima linea d’alta gioielleria Versace, composta da 52 cocktail rings d’ispirazione barocca, in oro e platino con diamante giallo, topazio, ametista, smeraldo o citrino. Tutti pezzi unici e non riproducibili, anch’essi simboli preziosi di una collezione che esprime ricchezza, energia, positività e fantasia, per un vero «restart creativo» in grande stile.
