Veneto. Bufera su Stival: bestemmia e
invita a usare il mitra contro gli immigrati

Giovedì 24 Febbraio 2011 di Alda Vanzan
Daniele Stival durante la trasmissione su Rete Veneta
VENEZIA - Fosse stato un concorrente del Grande Fratello, gli sarebbe andata male. L’avrebbero espulso, buttato fuori, eliminato. Come, appunto, successo a quattro giovanotti della "casa". Daniele Stival, assessore regionale leghista alla Caccia, all’Identit veneta, alla Protezione civile, ai Flussi migratori e con altre varie deleghe, ha invece rimediato una tirata d’orecchi e poi una litigata in aula. L’una e l’altra da esponenti dell’Udc.



A "salvarlo" è stato il fatto di non aver parlato al microfono: l’avesse fatto, avrebbe rischiato il "richiamo all’ordine" o, alla peggio, la "censura". Ma siccome la bestemmia a Stival è scappata sì in aula, durante la seduta del consiglio regionale, ma non al microfono, nessuno l’ha verbalizzata. «Io bestemmiato? A me non risulta», ha detto infatti, al termine della seduta, l’assessore di Pramaggiore (Venezia). Aggiungendo: «Hanno fatto nomi? Hanno detto ufficialmente in aula chi avrebbe bestemmiato?». Effettivamente no. Nulla al verbale.



«Io non sentito nessuna bestemmia», aveva detto nel momento della polemica il capogruppo della Lega, Federico Caner, dopo che il consigliere dell’Udc Stefano Valdegamberi si era rivolto al presidente dell’assemblea, in quel momento il democratico Franco Bonfante, per richiamare i colleghi a un linguaggio consono. Vabbè che per tutto il pomeriggio lo stesso Valdegamberi aveva sbraitato contro le indennità degli amministratori delle Ater, rimediando pure un predicozzo da Caner, ma passare dagli insulti alle bestemmie, questo no.



«Presidente - aveva detto Valdegamberi - passino le offese, ma le bestemmie non le accetto». Il suo collega Stefano Peraro aveva già cominciato a redarguire l’assessore leghista Stival: «Vergognati, vergognati». Baruffone tra i due in aula. Finito, peraltro, lì. Stival, infatti, nega: «Io bestemmiato?».



E sempre Stival nega di aver invitato a usare il mitra contro la gente in fuga dal Nord Africa. Ma qui Palazzo Ferro Fini non c’entra: martedì sera l’assessore leghista era ospite di Rete Veneta quando in studio è arrivato l’sms di un telespettatore secondo il quale «solo uno sciocco può pensare di fermare dei profughi affamati». «In Grecia, Spagna e Croazia ci riescono - aveva detto Stival - Dovremmo riuscire anche noi, ma usando il mitra». Sparare ai profughi? «Ma io non ho mai detto una cosa del genere - spiegava ieri sera l’assessore - Mi rifacevo alle parole di Borghezio secondo il quale, in merito alle invasioni, dovremmo dotare di mitra i nostri soldati. Mica dicevo di sparare ai profughi».



E con il capitolo Stival si è chiusa la dodicesima seduta del consiglio regionale sulla manovra 2011, un pomeriggio dedicato al Piano di vendita delle case Ater. Con Pd, Udc e Idv l’assessore Massimo Giorgetti ha trovato un accordo e ieri sera è iniziato un confronto anche con la Federazione della sinistra. Nel frattempo, contro i tagli al trasporto pubblico locale decisi dalla Regione, i sindacati hanno deciso di scioperare il prossimo 8 marzo: sarà un martedì grasso senza bus, senza vaporetti e senza treni, uno stop totale in tutto il Veneto. «I politici - hanno spiegato in una nota i sindacati - a partire dal presidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato, avevano assicurato che i tagli non sarebbero stati superiori al 4%. Invece dalla giunta arriveranno solo 44 milioni in più e così i tagli saranno del 15%. Impossibile garantire i servizi».
Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 19:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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