Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge costituzionale che dispone che il Comune di Voltago Agordino, dove si è votato tre mesi fa, il 31 agosto, sia distaccato dalla regione Veneto per essere aggregato al Trentino-Alto Adige.
«Questa operazione è l'ennesima scelta raffazzonata di un Governo alla disperazione che pensa più agli annunci di sapore elettorale che a dare risposte ai cittadini - commenta Luca Zaia - Si prendono nuove iniziative ma non si sa che fine abbiano fatto le precedenti, penso a Taibon Agordino e a molte altre realtà, dove si è votato nel 2013, di cui non si sa più nulla, per non parlare del disegno di legge su Lamon, dove si è votato nel lontano 2005, fermo alla Camera dei Deputati e del quale non si hanno più notizie dal rinvio in Commissione del settembre 2012».
«Non mi sono mai opposto ai referendum banditi nel Veneto - prosegue il presidente - sicché questa iniziativa del Governo mi impone di andare al 'vedo'. In considerazione della non complessità del testo
del disegno di legge costituzionale, e dei tempi tecnici che possono richiedere i lavori parlamentari per la doppia approvazione, l'iter legislativo può essere immediatamente attivato con la prima
approvazione e l'iter complessivo chiuso entro aprile 2015. Sul rispetto di tali termini misurerò se c'è la reale volontà del Governo o se si tratta dell'ennesimo bluff».
Ultimo aggiornamento: 19:50
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Questa operazione è l'ennesima scelta raffazzonata di un Governo alla disperazione che pensa più agli annunci di sapore elettorale che a dare risposte ai cittadini - commenta Luca Zaia - Si prendono nuove iniziative ma non si sa che fine abbiano fatto le precedenti, penso a Taibon Agordino e a molte altre realtà, dove si è votato nel 2013, di cui non si sa più nulla, per non parlare del disegno di legge su Lamon, dove si è votato nel lontano 2005, fermo alla Camera dei Deputati e del quale non si hanno più notizie dal rinvio in Commissione del settembre 2012».
«Non mi sono mai opposto ai referendum banditi nel Veneto - prosegue il presidente - sicché questa iniziativa del Governo mi impone di andare al 'vedo'. In considerazione della non complessità del testo
del disegno di legge costituzionale, e dei tempi tecnici che possono richiedere i lavori parlamentari per la doppia approvazione, l'iter legislativo può essere immediatamente attivato con la prima
approvazione e l'iter complessivo chiuso entro aprile 2015. Sul rispetto di tali termini misurerò se c'è la reale volontà del Governo o se si tratta dell'ennesimo bluff».