«Quella mostra di presepi non s'ha
da fare»: scoppia la battaglia legale

Sabato 21 Dicembre 2013
«Quella mostra di presepi non s'ha da fare»: scoppia la battaglia legale
LENDINARA - Una corsa contro il tempo per la mostra dei presepi di Lendinara. Ma non per organizzarla e allestirla. Per bloccarla. Inibirla, come si dice in gergo giuridico. È proprio questa la richiesta che è stata avanzata al giudice civile di Rovigo con provvedimento d'urgenza.



Finisce quindi in tribunale una manifestazione che era stata annunciata in pompa magna e alla cui "prima" era prevista anche la partecipazione del vescovo. Sino alla serata di ieri si attendeva una decisione del giudice in un senso o nell'altro. Non è certo tuttavia che una pronuncia possa arrivare in tempo, dal momento che i tempi sono stati strettissimi.



In particolare, quelli necessari ad avvertire il "Gruppo amici del presepe" che infatti ieri non era costituito in udienza. Il magistrato, quindi, potrebbe attendere che anche il Gruppo possa spiegare le proprie ragioni. Ma potrebbe anche decidere sulla base degli elementi che ha in proprio possesso. A complicare ulteriormente il quadro, il fatto che nel pomeriggio di ieri il ricorso al giudice civile è stato trasmesso per conoscenza anche al sindaco e alla polizia municipale di Lendinara e al comando provinciale dei vigili del fuoco di Rovigo.



A promuovere tutte queste azioni, i proprietari della villa storica di via Duca D'Aosta, palazzo Ponzetti, che dovrebbe accogliere la mostra che per la prima volta quest'anno cambierà sede. Quella tradizionale, infatti, Palazzo Pretorio, è in corso di ristrutturazione. Di qui la necessità di individuarne una nuova. La villa, appunto.



Tra i proprietari e il "Gruppo amici del presepe" era stato raggiunto un accordo del quale era stata data ampia pubblicità. Tutto sembrava a posto. Ma nei giorni scorsi è scoppiato il caso. Tutto ruota attorno al contratto di comodato d'uso dei locali. Legato, tuttavia, dice il ricorso curato dall'avvocato Paolo Mercuri di Rovigo, alla messa in sicurezza dei luoghi. Un’incombenza, secondo il proprietario, a carico del gruppo.



Che non avrebbe tuttavia fatto tutto il necessario in termini di certificazioni e autorizzazioni indispensabili per garantire la piena sicurezza della manifestazione. Di qui la richiesta di non autorizzare la mostra. Tutta la giornata di ieri è passata nell'attesa, oggi dovrebbe arrivare una risposta.
Ultimo aggiornamento: 20:29