Incrocia l'auto del killer vista in tv,
lo pedina, poi la cattura

Sabato 21 Marzo 2015 di Lorenzo Zoli
Marco Quarta e la sua auto

ROVIGO - Si è trovata davanti quell'auto. Corrispondeva in tutto e per tutto alla descrizione che era stata diramata meno di 24 ore prima dalla nota trasmissione televisiva «Chi l'ha visto». Dacia Duster, colore marrone, montanti cromati sul tettuccio. A quel punto la donna non ha affatto pensato ad una coincidenza tirando dritto. Ha controllato al volo sullo smartphone. La targa corrispondeva.

È stato un incrocio di destini incredibile, quello avvenuto poco dopo le 18.30 di giovedì sulla Statale 16, tra Rovigo e Polesella, direzione Rovigo. Sulla Dacia c’era Marco Quarta, 40 anni, di Zivignago di Pergine Valsugana, Trento, ricercato dal 12 marzo scorso. Quando la moglie Carmela, 35 anni, è stata uccisa davanti alla sua abitazione con 15 coltellate.

Aveva fatto in tempo a mettere in salvo i figli di 3 e 6 anni, spedendoli dai vicini, non appena si era trovata davanti al marito. Quarta non avrebbe dovuto essere lì. I problemi erano cominciati con una segnalazione per maltrattamenti, poi era arrivato il divieto di avvicinamento. Dopo l'omicidio, la fuga e le ricerche in tutta Italia.

Nessuno avrebbe mai pensato che il 40enne sarebbe spuntato proprio a Rovigo, sulla Statale. Sull'altra auto c'era una donna di 38 anni, originaria di Ferrara, residente poco fuori Rovigo, impiegata proprio a Ferrara. Stava tornando a casa quando ha notato la Dacia che la precedeva.

Erano le 18.37 quando ha chiamato il 112. Ha fatto tutto ciò che il perfetto cittadino dovrebbe fare, ma non solo. Ha anche dato prova di acume investigativo e di coraggio: tenendosi al telefono con la centrale operativa, ha seguito la vettura del 40enne, sino a quando non l'ha vista fermarsi nel posteggio della Fattoria, di fronte al ristorante Roadhouse.

A quel punto la scena è stata tutta dei carabinieri. Hanno fermato il 40enne e lo hanno portato in comando. Di lì a poco è arrivata anche la donna. Doveva essere nuovamente ascoltata. Pure in questa occasione si è mostrata decisa e disponibile, anche se un po’ scossa: probabilmente aveva cominciato a rendersi pienamente conto di quanto accaduto. Difficile che il suo gesto ora passi sotto silenzio. Lei ha chiesto di fare scendere il clamore, di non essere nominata, di non essere intervistata. Ma è facile pronosticare che ci saranno riconoscimenti ufficiali, per lei.

«ASPETTAVO CHE MI PRENDESTE» - «Alla fine aspettavo solo mi prendeste». Era stanco. Quasi irriconoscibile. Dimagrito, stazzonato. Marco Quarta, 40 anni, ricercato in tutta Italia per l'omicidio della moglie, era ormai un desperado. L'auto trasformata in un accampamento, con scatolette di tonno e altre vettovaglie, i vestiti non cambiati da giorni, complice anche una disavventura avvenuta proprio in Polesine: era rimasto due giorni e una notte impantanato in una strada di campagna dove aveva cercato rifugio per la notte. Era questa la sua tecnica, a quanto ha raccontato ai carabinieri di Rovigo che lo hanno fermato, per evitare di essere invidivuato. Vagare quasi senza meta, affidandosi ai cartelli per capire in quale zona esatta d'Italia fosse, dormire in auto su strade secondarie. Aveva non solo scorte alimentari, ma anche una buona fornitura di contanti, 3500 euro circa. Ma non avrebbe potuto continuare a vivere così a lungo. Forse è stato il primo a rendersene conto: quanto si può durare vagando su strada, mangiando scatolette, dormendo in auto? Non ha reagito quando si è visto preso. Aveva appena comprato alcuni panini al Mc Donald's del centro commerciale La Fattoria. Non è escluso avesse poi intenzione di fare anche una puntata in un negozio di abbigliamento, per cambiare gli abiti. Ha avuto un attimo di indecisione, quando si è visto bloccato da un'auto del Radiomobile e due militari in borghese si sono posti ai lati della sua Dacia Duster. Quasi come se per qualche frazione di secondo abbia valutato il da farsi, abbia soppesato un folle pensiero. Poi si è rassegnato.

Ultimo aggiornamento: 22 Marzo, 18:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA