ROVIGO - È accusato di essere uno dei tre componenti del commando che nelle prime ore del mattino dello scorso primo marzo ha rapinato e seviziato una anziana a Villa D'Adige, frazione di Badia Polesine.
I tre erano entrati rompendo una finestra al piano terra. Probabilmente avevano in mente un furto ma, sorpresi dalla padrona di casa, si erano fatti pochissimi scrupoli a trasformarlo in rapina. Uno l'aveva tenuta sotto la minaccia di un cacciavite, gli altri due le avevano buttato all'aria la casa cercando oggetti di valore e contanti. Li avevano trovati ed erano scappati. Non prima di avere intavolato una raggelante discussione sulla opportunità o meno di uccidere l'anziana per stare più tranquilli.
Un pregiudicato albanese di 39 anni Alfons Perlecka arrestato dalla polizia ferroviaria di Verona sarebbe uno dei tre. Gli agenti della Polfer si sono insospettiti quando, durante un normale controllo, lo hanno visto tentare di scappare, senza riuscircia. Addosso aveva gioielli e altri beni ritenuti provento di furto. La donna di Villa D'Adige ha riconosciuto in foto sia parte della refurtiva che il volto del giovane straniero.
Ultimo aggiornamento: 17:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA I tre erano entrati rompendo una finestra al piano terra. Probabilmente avevano in mente un furto ma, sorpresi dalla padrona di casa, si erano fatti pochissimi scrupoli a trasformarlo in rapina. Uno l'aveva tenuta sotto la minaccia di un cacciavite, gli altri due le avevano buttato all'aria la casa cercando oggetti di valore e contanti. Li avevano trovati ed erano scappati. Non prima di avere intavolato una raggelante discussione sulla opportunità o meno di uccidere l'anziana per stare più tranquilli.
Un pregiudicato albanese di 39 anni Alfons Perlecka arrestato dalla polizia ferroviaria di Verona sarebbe uno dei tre. Gli agenti della Polfer si sono insospettiti quando, durante un normale controllo, lo hanno visto tentare di scappare, senza riuscircia. Addosso aveva gioielli e altri beni ritenuti provento di furto. La donna di Villa D'Adige ha riconosciuto in foto sia parte della refurtiva che il volto del giovane straniero.
