Rally e fair play, rinunciano alla gara
per soccorrere avversari in difficoltà

Sabato 21 Febbraio 2015 di Michele Zarpellon
Roberto Violini

BASSANO - Sono trascorsi quasi trent'anni dalla scomparsa di Attilio Bettega, grande appassionato di motori e pilota apprezzato nel panorama delle quattro ruote. A lui è stata dedicata una nuova manifestazione invernale con auto storiche che ha ripercorso le strade e i luoghi che l’hanno visto tante volte protagonista.

A ricordare il grande pilota ci ha pensato dunque il Rally Club 70 di Romano d'Ezzelino, presieduto da Ivo Strappazzon, che ha istituito la Coppa Bettega (in sostituzione alla Coppa Dalla Favera) per non dimenticare il campione della Lancia, onorato dalla presenza di una sessantina di equipaggi al via che ha affrontato trenta settori cronometrati, sparsi tra Altopiano di Asiago, Altopiano di Pinè, Passo Broccon, Col Perer e Valnevera su un percorso di 450 chilometri.

Spettacolari i passaggi di Pradipaldo, Rubbio, Montecorno e i rilevamenti di Gallio sul circuito "Wasser Kupe". Partenza dalla piazza di Marostica e traguardo alla Birreria Cornale, in Valsugana, domenica mattina alle 3.30. Come tutte le gare invernali il tempo l’ha fatta da padrone. Al traguardo freddo e mattutino in quel di Piovega, si è classificato primo l’equipaggio Nobis-Caneo su A112, secondo equipaggio Cavagna-Senici su Lancia Fulvia, terzo equipaggio Zanasi-Paruzza su Lancia Fulvia HF.

La gara ha regalato anche una bella sorpresa per quello che è capitato a Roberto Violini, abile pilota accompagnato dalla navigatrice Laura Crippa, trovatisi in seria difficoltà sul Passo Broccon: li ha soccorsi un equipaggio in gara che ha rinunciato al cronometro e alla classifica per portare in salvo Roberto e Laura, mollando tutto, caricandoli e portandoli all’ospedale di Bassano del Grappa scongiurando anche un eventuale assideramento: grandi il fair play e la sportività all’equipaggio Polloni-Cucciniello.

Nato a Trento nel 1953, Attilio Bettega si è appassionato ai rally dove ha debuttato nel 1972 con una Fiat 128. Cinque anni dopo si è aggiudicato la prima edizione del Trofeo A112 Abarth e navigato dalla moglie Isabella ha vinto cinque gare conquistando l’accesso al Rally della Valle d’Aosta come pilota “ufficiale” del Gruppo Fiat. La consacrazione è arrivata nel 1979 con 4 vittorie assolute (Rally Costa Smeralda, 4 Regioni, Lana, Valle d’Aosta) e un terzo posto al Rally Mondiale di San Remo. L’anno successivo è stato sesto assoluto al Rally di Monte Carlo con la Fiat Ritmo 75. In ambito nazionale si è aggiudicato per la terza volta il Rally della Valle d’Aosta, giungendo secondo assoluto al Giro d’Italia Automobilistico a bordo della Lancia Beta volumetrica.

Nel 1982, al debutto con la Lancia 037, è rimasto vittima di un grave incidente che l’ha tenuto per molto tempo lontano dalle gare. Il 2 maggio 1985 si è presentato al via del Tour de Corse dove ha vinto la prima prova speciale, accusando alcuni problemi di pneumatici nelle due successive. Nella quarta prova speciale, la “Zerubia – Santa Giulia”, l’attendeva purtroppo un triste destino.

Ultimo aggiornamento: 23:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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